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25 Luglio 2024
16:44

Se il tuo cane appartiene a queste 20 razze adora l’acqua e il nuoto

Golden Retriever e Labrador Retriever sono le più note, ma diverse razze canine spiccano per la loro attitudine al nuoto. Tuttavia, non è solo la razza a determinare il piacere per una bella nuotata: importante anche l'esperienza e le emozioni positive associate all'acqua.

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Il nuoto apporta al cane benefici alle articolazioni, alla coordinazione motoria e alla muscolatura, contribuendo alla sua forma fisica. Sebbene Madre natura abbia dotato tutti i cani dell’istinto a nuotare, non è così scontato che sia una caratteristica che tutti mettono in atto o amano particolarmente. Molto dipende dalla razza (o mix di razze), la predisposizione individuale, il bagaglio esperienziale e la struttura fisica del cane.

Esistono diverse tipologie di cani: quelli che come vedono l’acqua fremono per tuffarsi e iniziano a nuotare in maniera spontanea, quelli che “vorrei ma che paura”  (che potrebbero essere aiutati attraverso l’uso di giubottini galleggianti), quelli che amano stare sul bagnasciuga a correre e rinfrescarsi ma guai a entrare con tutto il corpo e quelli che non vogliono nemmeno che l’acqua bagni le loro zampette.

Sicuramente tra le varie razze (o mix) presenti ce ne sono alcune che spiccano per l’attitudine al nuoto. Sono le tipologie che in passato sono state selezionate per il lavoro in acqua, cioè per aiutare l’uomo nella caccia e pesca anche in territori paludosi e lacustri.

Le razze che amano nuotare

Tra le razze che amano nuotare che ne sono davvero tante. Sicuramente le più note sono il Golden Retriever e il Labrador Retriever, a buon diritto nell’immaginario collettivo considerati e detti “i cani bagnini”. Ma anche i “barboncini” adorano tuffarsi e lo stesso vale per i Cocker. Tra i cani di grande taglia sicuramente c’è il Terranova e poi ci sono cani come il Perro de Agua Espanol che ha già nel nome la caratteristica di essere “amante dell’acqua”.

Ecco un elenco delle razze che amano nuotare:

Perché questi cani amano particolarmente l’acqua?

Nel gruppo 8 della classificazione Enci troviamo proprio i cani da acqua, da cerca e da riporto.

Le ragioni per cui questi cani generalmente amano stare in acqua vanno ricercate nella loro selezione d’origine. Infatti sono razze selezionate per la loro abilità nel recuperare selvaggina durante le battute di caccia sia su terra che in acqua, o nel recupero delle reti gettate in mare dai pescatori: proprio per questo hanno spesso un’innata predisposizione al nuoto, tanto che oggi alcune di queste razze sono impiegate per il soccorso in acqua. Inoltre, sono per la maggioranza individui dotati di motivazioni ben conciliabili con il loro compito come ad esempio la cinestesica, la predatoria e la sillegica.

I soggetti appartenenti a questa categoria sono in genere dotati anche di una predisposizione fisica come le zampe palmate, ovvero delle fasce interdigitali super sviluppate. Inoltre hanno un corpo muscoloso e proporzionato e un mantello impermeabile formato da un doppio strato di pelo, uno interno e uno esterno, resistente all’acqua che mantiene il cane asciutto e caldo.

Altre razze, invece, hanno una struttura fisica che rende il nuoto più difficile come quelle di cui fanno parte i cani brachicefali (Bulldog, Carlino, Boxer) che a causa della conformazione del muso potrebbero avere problemi respiratori, oppure cani con corpi lunghi e arti corti che possono avere difficoltà a galleggiare e muoversi nell’acqua (come Basset Hound e Bassotto).

Ma non è solo la selezione di razza a determinare se un cane è un nuotatore provetto: l’amore per l’acqua può nascere infatti da un piacere individuale o dalle emozioni positive che tutto il gruppo (formato da umani o anche da altri cani), prova quando entra in contatto con l’elemento. Non è raro infatti vedere un cane che non appartiene all’elenco che abbiamo fatto sopra o un meticcio tuffarsi in uno specchio d’acqua.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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