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25 Settembre 2024
9:57

Se il naso del tuo cane si è schiarito, il motivo potrebbe essere questo

Diversi fattori possono generare una depigmentazione del tartufo nel cane, risultando in un naso che appare "schiarito" e "scolorito": dall'invecchiamento ai problemi di alimentazione arrivando a patologie più gravi come linfomi e neoplasie.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Accade di notare un cambiamento del colore del naso del cane che da scuro diventa marrone chiaro o, addirittura, tendente al rosa. Questo scolorimento può interessare tutto il tartufo o solo alcune zone. Le cause possono essere diverse: una dieta sbilanciata, traumi, patologie autoimmunitarie e altre. È bene ricordare però che ci sono alcuni cani a mantello chiaro come il Pastore Australiano o il Pitbull red nose che però presentano un tartufo chiaro sin dalla nascita come caratteristica genetica del tutto normale.

Cause comuni del naso schiarito

Sono diverse dunque le cause che possono portare a uno schiarimento del tartufo. Ecco un elenco con la spiegazione medica delle cause e dei sintomi:

  1. Invecchiamento – Nei cani anziani avviene una minore produzione di melanina (pigmento) e dunque il tartufo può andare incontro ad un graduale scolorimento.
  2. Sindrome di Dudley – Consiste in una graduale depigmentazione del tartufo su base genetica (frequente nei Labrador), in cui il tartufo gradualmente diventa rosa. Non comporta nulla a livello di salute del cane ma bisogna proteggerlo dai raggi UV.
  3. Traumi – Se il cane subisce un incidente, un taglio, un morso o comunque un'escoriazione profonda del tartufo, una volta guarito, la cicatrice che esiterà sarà priva di pigmento e darà l'aspetto di un tartufo depigmentato.
  4. Vitiligine – È una malattia immuno-mediata con predisposizione genetica, in cui c'è una autoreattività nei confronti dei melanociti che porta alla depigmentazione di cute e/o mantello e che si sviluppa nei soggetti dai 2 anni in su. Di solito non si manifesta con erosioni, ulcere o croste, il che agevola la diagnosi differenziale con altre patologie autoimmunitarie con presentazione simile.
  5. Sindrome Uveo Dermatologica – È una malattia autoimmunitaria, simile alla vitiligine, che però si presenta anche con lesioni erosive, croste ed ulcere del tartufo oltre che depigmentazione e problemi oculari (uveite) con ifema, congiuntivite e blefarospasmo.
  6. Leishmaniosi – È una malattia protozoaria, molto diffusa in tutto i bacino del mediterraneo e che si può presentare sotto diverse forme tra cui depigmentazione del tartufo, presenza di scolo nasale e/o ulcere e croste.
  7. Pemfigo – È una patologia in cui vengono prodotti auto-anticorpi contro le connessioni dell'epidermide, distruggendoli e provocando lesioni crostose anche profonde, ulcere e depigmentazione non solo del tartufo ma anche di altre zone del corpo e che di solito si presentano di forma rotondeggiante.
  8. Linfoma – È una patologia neoplastica che all'inizio può manifestarsi con scolorimento delle giunzioni mucocutanee (filtro del naso) invase dai linfociti che ne fanno disperdere il colore ma che in poco tempo evolve in forma di ulcere e croste.
  9. Lupus – È una malattia autoimmunitaria che però coinvolge più distretti organici provocando oltre a scolorimento del naso con presenza di croste anche sintomi come poliartrite, febbre e disordini renali.
  10. Snow nose – È tipico degli Husky o dei retriever. Consiste in uno scolorimento del tartufo e le cause non sono del tutto note. In molti soggetti sembra che le temperature fredde o la neve contribuiscano ad accentuare questa depigmentazione.
  11. Alimentazione carente – Anche una dieta sbilanciata, povera in nutrienti e vitamine, può provocare con il tempo una perdita di pigmentazione.
  12. Neoplasie – Tumori che interessano il tartufo possono all'inizio portare depigmentazione e con il tempo manifestarsi con croste, ulcere, lesioni o modificazioni del tartufo o del planum nasale.

Diagnosi e trattamento

Se si nota uno scolorimento del tartufo è opportuna una visita dal veterinario. Oltre alla visita clinica generale, alla valutazione dello stato fisico e della alimentazione sarebbe opportuno effettuare delle analisi ematochimiche del sangue. In base all'esito della prima visita e degli esami effettuati, il medico vi indirizzerà verso ulteriori approfondimenti che possono essere: altri accertamenti del sangue, biopsie cutanee o approfondimenti con specialisti in dermatologia o oncologia a seconda del caso.

La terapia viene impostata in base alla diagnosi. Di solito la depigmentazione su base alimentare può essere corretta in modo agevole, mentre quella su base genetica che non comporta alterazione dello stato di salute del cane non viene trattata.

Per quanto riguarda invece lo scolorimento del tartufo su base autoimmunitaria e neoplastica la terapia immunosoppressiva e oncologica va accuratamente scelta e potrebbero essere necessari anche diversi approcci farmacologici in base alla risposta individuale del paziente.

Prevenzione e cura

Lo scolorimento del tartufo nel cane, lì dove degenera in patologie gravi, non si può prevenire se è dovuto alla genetica: si può però evitare con una selezione genetica stretta e non facendo riprodurre i cani con tale patologie. Per quanto riguarda invece la depigmentazione su base alimentare, la prevenzione è attuabile facilmente modulando l'assunzione di nutrienti e vitamine, sia se si tratta di soggetti che fanno uso di cibo commerciale, sia barf o casalingo.

Per quanto riguarda alcune forme di scolorimento e per le forme autoimmunitarie e neoplastiche, la prevenzione che è anche in parte la cura è quella di proteggere il naso del cane dai raggi solari e dai danni che provocano i raggi UV con l'utilizzo di apposite creme/filtro.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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