Spiaggia bianca e acqua verde-azzura: i paesaggi offerti dall'isola di Handa ribaltano lo stereotipo classico che vorrebbe la Scozia terra di coste a strapiombo sul mare. Questa località, il cui nome nell'antica lingua gaelica vuol dire "isola sul fiume sabbioso" è una riserva naturale di grande importanza avifaunistica che alterna panorami selvaggi a scorci dal sapore tropicale.
Per preservarne la natura l'ente faunistico scozzese, Scottish Wildlife Trust, ha pubblicato un annuncio di lavoro per un ranger disposto a vivere sull'isola per i sei mesi dell'alta stagione turistica, da marzo a settembre.
Tra i compiti della guardiana, o del guardiano, rientra la gestione di ogni aspetto della gestione quotidiana di questa riserva dell'isola, l'organizzazione di un gruppo di volontari, e la programmazione degli interventi di manutenzione degli edifici e delle infrastrutture. Oltre ovviamente a monitorare le popolazioni di uccelli marini secondo i metodi dell'ente pubblico britannico per la conservazione della natura.
L'ente offre al fortunato ranger uno stipendio equivalente a circa 21mila euro annui, pari a poco meno di duemila euro al mese, in linea con la media nazionale degli stipendi scozzesi. A chi accetterà l'impiego verranno anche offerti vitto e alloggio, benefit che celano una delle sfide più impegnative per il futuro ranger: l'isola è disabitata da oltre un secolo e di conseguenza è sprovvista di molti comfort dati ormai per scontato nella società contemporanea.
Sono necessari viaggi settimanali a Scourie (il villaggio più vicino), per fare il bucato, recarsi in banca, fare piccoli acquisti e tutte le altre attività necessarie, requisito essenziale per essere scelti per il ruolo di ranger è quindi il «possesso di una patente di guida e l'accesso a un veicolo», spiega l'ente. La pregressa conoscenza dell'isola rappresenta invece un requisito gradito, anche se non essenziale.
Attenzione poi a non farsi ingannare dalla sabbia bianca, nonostante il sole dei mesi estivi la temperatura massima registrata ad agosto nell'isola è di soli 14 gradi, non proprio quello a cui sono abituati i popoli mediterranei.
Handa si trova infatti nell'oceano Atlantico, questa posizione la rende l'approdo di numerose specie marine comuni nelle acque del Nord come urie, stercorari, fulmari e molti altri. Similmente a quanto abbiamo osservato già in Italia per il Parco del Sirente-Velino, anche quest'isola rientra tra le Zone di protezione speciale dell'avifauna (Zps).
Tra i volatili che si possono incontrare ad Handa il più caratteristico è senza dubbio la Pulcinella di mare (Fratercula arctica). Questo uccello atlantico è inserito tra le specie "vulnerabili" nella lista della IUCN, ciò significa che la sua probabilità di estinzione è stimata superiore al 10% in 100 anni.
Discorso diverso per la gazza marina (Alca torda), caratteristica anch'essa delle coste atlantiche il cui rischio di estinzione è minimo.
Proprio come le urie, molti altri uccelli che popolano Handa passano quasi tutto l'anno in mare aperto e tornano sulle coste scozzesi solo per riprodursi, periodo che nella maggior parte dei casi coincide con i mesi estivi.
Un momento particolarmente delicato per la comunità animale che richiede l'intervento di una figura umana capace di gestire l'arrivo di circa 5mila turisti che si concentrano nei pochi "mesi caldi", senza turbare le abitudini fondamentali dei volatili dell'isoletta.
Il bando di Scottish Wildlife Trust scade il 17 gennaio 2022 e i primi colloqui si terranno già a partire dal 31 del mese.