Alcuni esploratori oceanici che avevano il compito di mappare il fondale e scoprire eventuali nuovi vulcani sottomarini hanno appena compiuto una scoperta eccezionale. La primavera scorsa stavano pattugliando un tratto di mare posto a diversi chilometri dalla costa pacifica del Canada, quando si sono imbattuti con i loro ROV (sottomarini senza equipaggio) in un antico camino vulcanico a circa 1.500 metri di profondità che, considerato inattivo per decenni, grazie alle nuove strumentazioni si è invece dimostrato ancora attivo.
Ma a sconvolgere i ricercatori non è stato però il ritrovamento di questo nuovo vulcano attivo, ma il fatto che tra i flutti e le sorgenti di acqua calda vi era un'intera colonia di razze bianche (Bathyraja spinosissima) composta da centinaia di individui che avevano deciso di ricoprire interamente il vulcano con le loro uova.
«È un posto davvero speciale in cima a un posto altrettanto speciale – ha dichiarato Cherisse Du Preez, una biologa marina di acque profonde che insieme alla società Fisheries and Oceans Canada partecipa alla spedizione come capo ricerca del settore biologico – L'unico ritrovamento precedente di un vivaio di razze bianche del Pacifico è avvenuto alle Galapágos e credo fosse dell'ordine di una dozzina di uova, non di migliaia».
I ricercatori sono così tanto colpiti da quello che hanno visto che ormai hanno cominciato a parlare di questo avvistamento come quello che ha permesso d'individuare una delle più grandi colonie riproduttive di questa specie, se non probabilmente l'unica che raggiunge queste dimensioni.
Stimare d'altronde il numero di uova che ricoprono la cima di questa montagna sottomarina è però particolarmente difficile al momento. Secondo la stessa Du Preez la stima più piccola è nell'ordine delle 100.000 unità, mentre il numero più realistico, che comprende anche i versanti del vulcano che non hanno esplorato, potrebbe anche superare il milione.
«Queste uova inoltre sono grandi e misurano circa 5o cm di diametro», ovvero mezzo metro. Queste dimensioni però non devono stupire, le razze adulte di questa specie possono superare gli 1,8 metri di circonferenza e quando si muovano sembrano ancora più grandi per via dei loro movimenti leggiadri nell'acqua.
«I giovani impiegano quattro anni per svilupparsi e raggiungere queste dimensioni – ha sottolineato la ricercatrice – Mentre le ragioni che spiegano la loro presenza sopra a un camino vulcanico sono principalmente due. L'acqua calda accelera infatti il periodo di gestazione delle uova, con conseguente maggior successo di schiusa giovani. Inoltre, la sommità poco profonda della montagna sottomarina permette a diverse altre creature, come coralli e vari echinodermi, di costituire insieme alle razze un vivaio sicuro in cui i giovani possono crescere in salute prima che si spostino in profondità».
I ricercatori continueranno a monitorare questa montagna sottomarina attualmente non è protetta e che potrebbe essere però minacciata dalle attività di pesca. Ma anche un altro problema si profila all'orizzonte, per quanto riguarda la salvaguardia di questa specie.
Essendo probabilmente la più grossa colonia riproduttiva delle razze bianche, qualora venisse distrutta a seguito di un'eruzione vulcanica la specie si troverebbe davvero in guai seri. Il vulcano indirettamente potrebbe infatti sterminare la specie o almeno questa popolazione, da un momento all'altro, e i ricercatori sperano quindi di trovare presto un'altra colonia delle medesime dimensioni.
Se questa fosse davvero l'unica grossa nursery per questa specie, la razza bianca rischierebbe l'estinzione in poco tempo Per adesso, fortunatamente, il camino eruttivo non sembra essere intenzionato ad esplodere, tranquillizza Du Preez, ma i biologi si stanno ponendo il problema se sia necessario persino prelevare alcune di queste uova in natura per collocarli altrove, affinché una nuova popolazione possa instaurarsi lontano dal vulcano.
Al momento i ricercatori possono però continuare a scandagliare l'oceano mantenendo sotto controllo questo nuovo bellissimo ecosistema.