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13 Dicembre 2022
13:08

Scoperto un nuovo supergruppo di microorganismi eucarioti predatori: i Provora

È stato recentemente scoperto un nuovo insieme di specie che non sembrano appartenere a nessuno dei supergruppi finora noti. Prelevati da campioni di acqua, la scoperta di questi insoliti e rari predatori microbici potrebbe rivoluzionare gli studi dell'origine della vita.

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La stragrande maggioranza delle specie scoperte rientra all'interno di supergruppi già noti. Precisamente, sin dai banchi di scuola siamo abituato a classificare gli esseri viventi in eucarioti e procarioti. Di recente però è stata descritta un nuovo insieme di specie che non sembrano disporre di una chiara relazione con nessuno degli altri supergruppi noti. Insoliti e rari predatori microbici prelevati da campioni di acqua raccolti dalle barriere coralline di Curaçao, dai sedimenti  del Mar Nero e del Mar Rosso, dalle colonne d'acqua del Pacifico nord-orientale e degli oceani artici, la loro scoperta rischia di rivoluzionare gli studi dell'origine della vita, avendo un insieme di comportamenti mai visti all'interno del mondo microbico.

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Cellule viventi, visualizzate mediante microscopia ottica, che mostrano il predatore microbico Ubysseya fretuma

Dopo aver trovato questi microbi, gli autori della scoperta hanno notato che dopo qualche giorno di permanenza all'interno dei campioni non esisteva nessun'altra specie di microbo che potesse competere con le specie studiate. Apparentemente le altre specie erano state predate e in effetti, con successive osservazioni, si è notato come queste specie presentassero un comportamento predatorio, che li rendeva simili a dei leoni o a dei ghepardi ne confronti delle altre specie.

I ricercatori hanno nutrito così i voraci predatori con protozoi, per coltivare gli organismi e iniziare a studiare il loro DNA.

«Nella tassonomia degli organismi viventi, usiamo spesso il gene 18S rRNA – ben noto a tutti gli studenti di biologia – per descrivere la differenza genetica. Ad esempio, gli esseri umani differiscono dalle cavie in questo gene solo per sei nucleotidi. Siamo stati sorpresi dunque di scoprire che questi microbi predatori differiscono da 170 a 180 nucleotidi nel gene 18S rRNA da ogni altro essere vivente sulla Terra. È diventato così subito chiaro che avevamo scoperto qualcosa di completamente nuovo e sorprendente», ha affermato il dott. Tikhonenkov, uno dei principali autori dell'indagine genetica pubblicata su Nature, che ha portato all'identificazione di questi nuovi esseri viventi.

Gli scienziati hanno deciso di chiamare questo nuovo supergruppo Provora, che è geneticamente, morfologicamente e comportamentalmente distinto dagli altri eucarioti.

I Provora  risiedono sotto il dominio Eukaryota, che comprende tutti gli organismi con un nucleo, ma sopra i regni, come quelli delle piante, degli animali e dei protisti. Per comprendere meglio la nostra parentela nei loro confronti, sappiate che quasi tutti gli eucarioti appartengono a soli sei supergruppi e che gli esseri umani rientrano negli Opistoconti, che comprende tutti gli animali, le amebe e i funghi.

Il nuovo supergruppo comprende due gruppi divergenti – Nebulidia, che preferiscono inghiottire la loro preda intera, tramite fagocitosi, e Nibbleridia, a cui piace "rosicchiare" la loro preda fino alla morte, con speciali appendici simili a denti –  che sono superficialmente simili tra loro, ma differiscono fondamentalmente per struttura, comportamento e contenuto genico.

Questi predatori sono distribuiti globalmente negli ambienti marini e d'acqua dolce, ma hanno una densità demografica estremamente bassa, tanto che solo quest'anno è stato possibile identificarli, a causa della loro rarità. Di conseguenza sono stati trascurati dalle indagini molecolari per tutti questi anni in cui la biologia microbica ha compiuto enormi passi in avanti di progresso.

«Questo è un antico ramo dell'albero della vita che è più o meno tanto vario quanto i regni animale e fungino messi insieme, e nessuno sapeva che fosse lì», ha spiegato il dottor Keeling, altro autore dell'articolo e insegnante presso l'Università della British Columbia. «Come leoni, ghepardi e predatori più familiari, questi microbi sono numericamente rari ma importanti per l'ecosistema. Immagina se tu fossi un alieno e provassi il Serengeti: otterresti molte piante e forse una gazzella, ma nessun leone. Ma i leoni contano, anche se sono rari. Questi sono i leoni del mondo microbico».

Fisicamente, i Provora assomigliano a molti altri microrganismi. Sembrano minuscole cellule. E hanno due appendici simili a fruste chiamate flagelli che usano per nuotare e con cui prendere il cibo.

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Predazione di Provora

I biologi e i naturalisti scoprono continuamente nuove specie. Però non capita spesso che qualcuno approfondisca il mondo dei microbi o che tali scoperte portino a nuovi rami così profondi nell'albero della vita. Tuttavia più prestiamo loro attenzione, più diventa però chiaro quanto poco sappiamo dello strambo ma importante universo microscopico che ci circonda.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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