Inadeguatezze igienico sanitarie e compromissione del benessere animale: è questo che i carabinieri del Nas di Pescara hanno riscontrato durante il controllo all'interno di diversi stabilimenti di macellazione della regione Abruzzo.
I controlli sono stati eseguiti in collaborazione con il personale dei servizi veterinari delle Asl e in totale hanno portato a sanzioni amministrative per circa 10.000 euro. L'operazione dei Nas è nata a seguito di accertamenti dopo il ritrovamento di carcasse di ovini nell'agro del Comune di Penne, provincia di Pescara.
I carabinieri, insieme ai militari del reparto Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, hanno usato i dati informatici per ricostruire la tracciabilità di partite di carni ovine macellate in Francia.
È stato così individuato un laboratorio di sezionamento carni risultato essere completamente abusivo. I locali e le attrezzature, erano in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali. e all'interno della struttura sono stati sottoposti a vincolo sanitario di oltre 150 chili di carni fresche lavorate, destinate a diventare materia prima per la produzione degli arrosticini.
Analoghi controlli sono stati eseguiti anche in provincia dell'Aquila. Qui i Nas, in collaborazione con il personale del servizio veterinario, hanno disposto il divieto di movimentazione di 3.177 ovini e 22 bovini. Alla base del divieto c'i sono numerose disarmonie tra le verifiche fatte sul posto e i riscontri in banca dati.
Non sono solo carte e certificazioni a non essere in regola: i militari hanno documentato inadeguatezze anche in tema di benessere animale. Non è la prima volta che i Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione e sanità si trovano a dover intervenire in macelli completamente abusivi.
Caso analogo a quello in provincia di Pescara è stato riscontrato nella Locride. Anche in quell'occasione furono sequestrati grandi quantità di carne e salvati 7 ovicaprini.