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19 Ottobre 2023
11:45

Scoperto il fossile di una nuova specie di squalo con i denti a forma di petalo

Alcuni paleontologi statunitensi hanno scoperto una nuova specie di squalo preistorico. Appartiene al gruppo dei petalodonti, gli squali dotati di denti a forma di petali, e secondo le analisi risale a circa 337 milioni di anni fa.

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Alcuni paleontologi statunitensi hanno appena scoperto e descritto una nuova specie di squalo preistorico, appartenente a uno dei gruppi meno noti di questi pesci: i petalodonti, gli squali dotati di denti dalla forma di petali. La nuova specie è stata identificata tramite alcuni suoi resti all'interno dei sedimenti nascosti delle grotte del Parco nazionale di Mammoth Cave nel Kentucky, negli Stati Uniti, e secondo le analisi risale a circa 337 milioni di anni fa, ovvero al Carbonifero, un periodo della Terra in cui c'erano ancora pochissimi vertebrati sulle terre emerse.

"Petalodonti" in latino significa "creatura con denti simili a petali", ma per quanto tali strutture possano sembrare piuttosto bizzarre – soprattutto se posseduti da antichi squali – in verità erano molto efficienti all'epoca, soprattutto per mangiare prede come le lumache, i bivalvi o altri pesci più piccoli, ma anche meduse e tante altre tipologie d'invertebrati, come i vermi dal corpo molle.

La nuova specie si chiama Strigilodus tollesonae e secondo lo studio pubblicato su Historical Biology: an International Journal of Paleobiology, questo animale era molto simile a una razza o a un pesce ratto e cacciava nei bassi fondali dell'antico oceano che un tempo ricopriva gran parte degli Stati Uniti attuali. La sua scoperta desta parecchia curiosità, soprattutto tra i paleontologi dei vertebrati, poiché sono davvero poche le specie conosciute appartenenti a questo gruppo.

John-Paul Hodnett, paleontologo del National Park Service e uno degli autori della scoperta, aggiunge inoltre che questa specie era morfologicamente simile a un condroitto come le pastinache moderne, visto che presentava delle grandi pinne simili ad ali che tendevano a dotare lo Strigilodus di un aspetto rotondeggiante.

Secondo le ricostruzioni di Hodnett, questo pesce disponeva anche di un arcata dentale che presentava una dentatura particolare, definita "a ventaglio" dai ricercatori. Aveva inoltre un eccezionale grande dente centrale e altri tre laterali, che erano disposti anteriormente rispetto agli altri denti per tagliare e afferrare le prede.

Queste piccole armi inoltre avevano un'unica cuspide curva e arrotondata adatta per tagliare e afferrare, mentre il lato del dente rivolto verso l'interno della bocca disponeva di una cresta lunga, utile invece per schiacciare. Un comodo adattamento che permetteva a questi squali di rompere e afferrare le proprie vittime con il minimo sforzo e una grande precisione.

«Siamo entusiasti di annunciare finalmente la scoperta della nostra prima nuova specie di squalo a Mammoth Cave – ha affermato Barclay Trimble, il sovrintendente di Mammoth Cave e uno dei principali fautori degli scavi che hanno permesso ai paleontologi di trovare questi piccoli denti, non più grandi di qualche centimetro, fra i sedimenti di grotte scoscese – Squadre di geologi, paleontologi e lo stesso personale del parco hanno lavorato duramente in collaborazione dei volontari per estrarre e identificare i reperti all’interno delle piccole caverne segnalate dagli speleologi».

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I denti fossili del Petalodus ohioensis insieme a una ricostruzione di questi antichi squali

Questa non è però la prima specie di petalodonte ad essere stata scoperta negli Stati Uniti, chiariscono i paleontologi. Un'altra specie infatti, Belantsea montana, era stata scoperta nel Montana nell'ormai lontano 1818, molto prima la stessa definizione del gruppo, istituita da Zangerl nel 1981, mentre in Europa le specie fossili più importanti sono la Janassa bituminosa, scoperta nel 2002, e il Petalodus ohioensis. Quest'ultima specie è stata trovata, tra l'altro, nella regione alpina italiana, in alcuni strati del Carbonifero medio, ed è quindi contemporaneo dello Strigilodus tollesonae del Kentucky. Si tratta inoltre del fossile più antico tra quelli dei vertebrati rinvenuti in Italia e lo squalo più antico ad essere stato mai scoperto all'interno dell'attuale bacino del Mediterraneo.

L'habitat marino in cui vivevano questi squali ovviamente era molto differente da quelli che è possibile oggi ritrovare nell'oceano. All'epoca infatti i mari del mondo erano già abitati da diverse altri generi di squali e c'erano molti predatori che potevano mettere in serio pericolo Strigilodus tollesonae. Proprio per questa ragione, gli scienziati pensano quindi che i suoi denti potessero essere anche utilizzati come strumento di difesa, tramite un morso che poteva provocare serie ferite sulle superfici degli aggressori.

La specie è dedicata a Kelli Tolleson, una guida del Parco nazionale di Mammoth Cave, che secondo gli autori della scoperta ha contribuito notevolmente dal 2019 nel fornire supporto sul campo e consentire nel pieno della sicurezza l'inventario dei reperti trovati all'interno delle grotte. «Tolleson ha inoltre scoperto molte importanti località fossili attraverso il suo lavoro e ha condotto spedizioni in diversi siti difficili da raggiungere, a causa dei crolli e di altri impedimenti – ha affermato il National Park Service tramite una nota stampa – Molti dei siti in cui sono stati trovati i denti di questa nuova specie si trovano in grotte con soffitti bassi, che richiedono di strisciare per lunghe distanze su mani e ginocchia e, a volte, sul ventre».

La scoperta del nuovo petalodonte fa da corredo anche al ritrovamento di altre 70 specie di pesci preistorici risalenti al Carbonifero, che devono però essere ancora preparati e studiati dagli esperti.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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