Ancora un’operazione dei Carabinieri Forestali a tutela del benessere animale, questa volta in Umbria. I militari del comando di Magione, in provincia di Perugia, hanno sequestrato 24 cani trovati all’interno di un canile-lager a Capanne, nel territorio comunale di Corciano.
I militari sono intervenuti insieme al servizio veterinario della Usl Umbria 1 e a un tecnico specializzato per verificare le condizioni in cui i cani venivano tenuti, e si sono trovati davanti una situazione al limite. Gli animali vivevano in gabbie piccole, sporche e ricoperte di deiezioni, e oltre ai 24 meticci adulti erano presenti anche cinque cuccioli di pochi giorni di vita. Di questi, solo cinque erano regolarmente microchippati e iscritti all'anagrafe canina, dichiarati come Pointer inglesi.
Il titolare dell'allevamento è inoltre risultato in possesso di altri sette cani, non presenti sul posto al momento del sopralluogo e non rintracciabili. I veterinari della Usl hanno constatato che gli animali erano denutriti, molti in condizioni scheletriche, e che mangiavano direttamente nelle gabbie, tra feci e urina. Le ciotole dell'acqua presenti all'interno delle gabbie erano sporche e piene di melma, e la difficolta nell'aprire i box, oltre che l'assenza di deiezioni all'esterno, hanno fatto supporre ai militari che i cani non venissero mai fatti uscire. Due di loro, inoltre, mostravano anche segni riferibili presumibilmente alla leishmaniosi.
«Visto lo stato igienico-sanitario – riferiscono i Carabinieri – i cani con tutta probabilità non erano mai stati visitati da un veterinari. Il fatto che venissero tenuti in gabbia a coppie, un maschio e una femmina, fa supporre anche che fossero sfruttati esclusivamente per la riproduzione e poi per la vendita. Alla luce di quanto accertato, è immediatamente scattato il sequestro di tutti gli animali, trasportati con tre furgoni al canile rifugio gestito dall'Enpa a Collestrada, in provincia di Perugia. L'uomo è stato denunciato per maltrattamento animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, così come previsto dall'articolo 544 ter del Codice Penale».