Nel mondo esistono diversi hotspot di biodiversità, ovvero regioni della Terra caratterizzate da livelli di diversità biologica particolarmente elevati. Tra queste rientra la regione del Pacifico della Colombia che, nonostante le meraviglie che racchiude e le numerose specie che ospita, è rimasta in gran parte ancora inesplorata, in particolare per quanto riguarda la diversità dei ragni. Adesso, però, stanno cambiando le carte in tavola: una importante spedizione incentrata sullo studio della diversità della fauna dei ragni mygalomorfi (gruppo che include anche le tarantole), ha permesso di scoprire ben quattro nuove specie incluse nelle famiglie Halonoproctidae e Theraphosidae. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista ZooKeys.
Stiamo parlando degli enigmatici gruppi di ragni Mygalomorphae, conosciuti come tarantole in America, e che costituiscono circa il 6% del numero totale di specie descritte tra questi aracnidi. Sono predatori generalisti, la maggior parte terricoli, sebbene alcune specie abbiano abitudini anche arboree. Sono principalmente distribuiti nei tropici, ma molte specie sono ancora completamente sconosciute alla scienza. È per questo motivo che la scoperta avvenuta nella regione del Pacifico della Colombia riveste un'importanza fondamentale. Essendo il nono hotspot di biodiversità più ricco al mondo, era plausibile che nascondesse ancora specie sconosciute. La sua straordinaria biodiversità riguarda infatti tutti i gruppi animali, anche se la conoscenza sugli artropodi, tra cui i appunta ragni, è ancora piuttosto limitata. In particolare, gli studi sulla diversità degli aracnidi in questa regione sono ancora parecchio scarsi, e non esistono studi specifici sulla famiglia Mygalomorphae.
Pertanto, durante una spedizione, un team di ricercatori ha deciso di concentrare la propria attenzione proprio su questo gruppo misterioso con l'obiettivo di far luce sul loro intricato mondo. E la loro esplorazione è stata un successo, visto che sono state scoperte e descritte ben quattro specie nuove di ragni. Una di queste è Ummidia solana, un eccezionale ragno botola. Le altre sono invece tre specie di tarantole: Euthycaelus cunampia, Neischnocolus mecana e Melloina pacifica. «Queste scoperte tassonomiche rappresentano inoltre i primi casi registrati dei rispettivi generi nella regione, ampliandone così la loro distribuzione geografica. Le caratteristiche morfologiche, la tassonomia e la biogeografia di ogni specie sono state meticolosamente illustrate, descritte e discusse scientificamente, fornendo nuove e preziose informazioni. I risultati di questo studio rappresentano un contributo significativo alla nostra comprensione della diversità biologica della regione, che è famosa per la sua eccezionale ricchezza di specie», affermano i ricercatori.
Ma andiamo più nello specifico nella descrizione delle specie partendo da Melloina pacifica, che prende il nome proprio dalla regione del Pacifico colombiano in cui vive. Rappresenta la prima specie del genere Melloina descritta in Colombia, anche se tale genere è noto per prosperare in diversi ecosistemi. Euthycaelus cunampia rende invece omaggio a Don José e Don Antonio, membri della comunità indigena Emberá di Mecaná, Chocó. La sua scoperta segna il primo avvistamento del genere Euthycaelus e della sottofamiglia Schismatothelinae al di fuori della regione andina e della Cordigliera orientale in Colombia. Ummidia solana , il cui nome deriva dal comune di Bahía Solano che rappresenta l'essenza della splendida costa del Pacifico colombiano, con i suoi paesaggi affascinanti e l'abbondante vegetazione. Anche in questo caso, il suo ritrovamento segna la prima presenza del genere Ummidia all'interno della regione biogeografica del Chocó. Infine vi è Neischnocolus mecana, quarta specie descritta del genere Neischnocolus in Colombia. Anche in questo caso, questo è il suo primo avvistamento nella regione biogeografica di Chocó e nel Pacifico colombiano.
«Questo studio rivoluzionario funge da testimonianza della potenziale esistenza di specie sconosciute e della necessità di una ricerca tassonomica completa», affermano gli scienziati in conclusione. Le scoperte di nuove specie di ragni nella regione del Pacifico della Colombia dimostrano quanto ancora abbiamo da imparare sulle forme di vita che popolano il nostro pianeta. Questo è il motivo per il quale è necessario compiere sforzi continuativi per esplorare e documentare la biodiversità, in particolare in regioni come questa, che sono rimaste in gran parte inesplorate. È bene ricordare che solo attraverso una comprensione approfondita della diversità biologica possiamo valutare l'impatto delle attività umane sull'ecosistema e sviluppare adeguate strategie di conservazione. D'altronde, come si può tutelare qualcosa che non si conosce?