I biologi della Società tedesca per l'erpetologia e l'erpetocultura (DGHT) hanno deciso di dedicare all'attore statunitense una nuova specie di serpente, il Tachymenoides harrisonfordi.
Le motivazioni di questa scelta si fondano sull'impegno di Ford in difesa dell'ambiente: è infatti vicepresidente del Conservation International, e sull'impegno filantropico in favore di numerose associazioni di tutela ambientale e si tratta di un grande riconoscimento scientifico per uno degli attori che più di ogni altro è diventato il volto della ricerca al cinema.
C'è anche un risvolto simpatico: Ford, infatti, oltre ad aver prestato il proprio volto all'archeologo più famoso del cinema è anche il simbolo dell'ofidiofobia, la paura dei serpenti, di cui è affetto il suo Indiana Jones.
«Questi scienziati sembrano essere continuamente ossessionati da me – ha dichiarato scherzosamente l'attore – Continuano infatti a nominare creature con il mio nome o con il nome dei miei personaggi ma si tratta sempre di specie che terrorizzano i bambini. Non capisco: io passo solo il mio tempo libero cantando ninne nanne alle mie piante di basilico, per non farle passare la notte con la paura!».
L'attore, oggi 81enne, ha ringraziato i ricercatori per l'onore che gli hanno riservato visto che a differenza del suo iconico personaggio è un grande appassionato di rettili: «In tutta serietà, questa scoperta è al contempo umiliante e illuminante. Ci ricorda infatti che c'è ancora così tanto da imparare sul nostro mondo selvaggio, su queste bellissime creature e che gli umani sono una piccola parte di un biosfera incredibilmente vasta».
Qual è il serpente che ha preso il nome da Harrison Ford
Tachymenoides harrisonfordi è stato scoperto durante una spedizione del 2022 nelle Ande peruviane, nel Parco Nazionale Otishi in Perù. Finora è stato avvistato solo un maschio adulto che è stato fotografato, misurato e identificato anche geneticamente tramite un piccolo prelievo delle sue scaglie.
Come è possibile leggere nell'articolo pubblicato sulla rivista tedesca "Salamandra", la nuova specie è abbastanza snella, misura 40,6 cm e non è dannosa per l'uomo, essendo privo delle capacità di produrre veleno. Inoltre la sua colorazione gli permette di nascondersi perfettamente grazie al mimetismo nelle campagne andine, soprattutto quando si cela dentro i cumuli di erba secca durante la caccia a delle piccole prede.
Edgar Lehr, co autore della scoperta e professore di biologia all'Illinois Wesleyan University, ha dichiarato: «Per un biologo, descrivere una nuova specie e renderla pubblica con il suo nuovo nome è una delle attività più vitali e interessanti durante questo periodo segnato dalla crisi della biodiversità. Speriamo solo che il nuovo serpente crei consapevolezza sull'importanza del lavoro sul campo: un processo spesso avventuroso e costoso che richiede un maggiore sostegno finanziario da parte delle agenzie di finanziamento, come quelle sostenute da Ford. Solo gli organismi conosciuti possono infatti essere protetti e gran parte delle specie oggi esistenti mancano persino di un nome di identificazione».
Il Tachymenoides harrisonfordi non è però l'unico animale ad aver preso il nome dall'attore. L'altro è stato scoperto nel 1993 e si tratta di un piccolo ragno della California, la Calponia harrisonfordi. In quel caso tuttavia si trattava di una doppia citazione, visto che a essere terrorizzato dai ragni non era il personaggio interpretato da Ford bensì quello di Sean Connery che sul grande schermo ha interpretato Henry Jones Sr. nel film "Indiana Jones e l'ultima crociata". A Connery però gli entomologi preferirono Ford, il quale aveva prestato la sua voce in un documentario girato per il Natural History Museum di Londra che aveva avuto enorme successo all'inizio degli anni Novanta.
Ford è attualmente quindi l'unica star vivente a cui sono state dedicate ben due specie diverse di animali, insieme al presentatore tv della BBC e naturalista David Attenborough a cui in totale sono state dedicate ben 55 specie, fra piante, animali, dinosauri, batteri e plesiosauri estinti.