Un team di scienziati guidati da Sho Tsukamoto della Tokyo Metropolitan University ha scoperta una nuova specie di scolopendra che vive nelle foreste di Taiwan e nell'arcipelago giapponese di Ryūkyū. L'hanno chiamata Scolopendra alcyona, ed è un grande centopiedi predatore specializzato nella cattura di grossi gamberi di fiume. Ciò rende questa specie semiacquatica solamente la terza nota in tutto il mondo ad avere un comportamento anfibio. La descrizione di questa nuova specie appena scoperta è stata pubblicata sulla rivista Zootaxa.
La scoperta inaspettata
In Giappone e Taiwan, fino ad ora, erano conosciute solamente cinque specie di scolopendre: Scolopendra morsitans, S. subspinipes, S. mutilans, S. japonica e S. multidens. Da oltre 140 anni non veniva scoperta una specie nuova e questo rende ancor più rilevante e sorprendente questo studio. S. alcyona vive lungo i torrenti nel cuore della foresta, aree molto poco frequentate, ed è probabilmente questo che ha permesso a questo grosso centopiedi di restare celato alla scienza per tutto questo tempo.
Per essere sicuri che si trattasse proprio di una specie sconosciuta, gli scienziati hanno effettuato sia analisi molecolari sul DNA che morfologiche. I risultati hanno dimostrato inequivocabilmente una netta separazione da tutte le altre scolopendre dell'Asia orientale e sudorientale. Si tratta di una specie molto grossa, che può essere lunga fino a 20 centimetri. Questo la rende la più grande tra tutte le altre scolopendre asiatiche.
La scolopendre, predatori eccezionali
Al mondo esistono circa 100 specie appartenenti al genere Scolopendra, distribuite soprattutto in ambienti tropicali e sub-tropicali di tutto il mondo. Non mancano però le specie mediterranee, comprese quelle italiane, tra cui spicca certamente la scolopendra fasciata (S. cingulata), piuttosto comune anche in orti e giardini. Le scolopendre sono invertebrati appartenenti al gruppo dei miriapodi, che comprende tutti quegli artropodi con tante zampe comunemente chiamati centopiedi o millepiedi. Sono tutti predatori attivi e piuttosto efficaci, che catturano soprattutto insetti e altri invertebrati, ma non sono rari i casi di predazione anche su piccoli vertebrati come roditori, rettili e anfibi.
Come molti sapranno si tratta di animali velenosi, che catturano e uccidono le loro prede grazie a due grossi uncini veleniferi chiamati forcipule. Il loro morso è altamente tossico anche per i vertebrati, e può essere incredibilmente doloroso anche per l'uomo. Finora era note solamente due specie con abitudini anfibie, S. cataracta e S. paradoxa, entrambe scoperte solo qualche anno fa. S. alcyona è quindi solamente la terza ad avere queste insolite abitudini.
Il fatto che un invertebrato così grosso sia rimasto nascosto per così tanto tempo è il chiaro esempio di quanto poco ancora sappiamo sulla biodiversità del nostro Pianeta. Inoltre potrebbe suggerire che si tratti di una specie piuttosto rara e già minacciata di estinzione. Per questi motivo gli scienziati continueranno a studiarla e a monitorarla sia per comprendere meglio la sua ecologia, sia per preservarne l'habitat