Vive a oltre 4.000 metri di profondità, nell’Oceano Pacifico settentrionale. E' una nuova specie di polpo, il Dumbo imperatore (Grimpoteuthis imperator), individuato alcuni anni fa da un biologo evoluzionista dell’Università di Bonn e che oggi è stato descritto con una pubblicazione sulla rivista scientifica Bmc Biology. L’originalità della classificazione sta anche nell’approccio usato per descrivere la nuova specie: la creatura non è stata sezionata ma è stata utilizzata una risonanza magnetica.
Alexander Ziegler, dell'Istituto di biologia evolutiva ed ecologia dell'Università di Bonn, si trovava nel Pacifico del Nord sulla nave di ricerca Sonne. Insieme ad altri studiosi era non lontano dalle acque del Giappone quando stava recuperando rocce e sedimenti grazie a una cesta d’acciaio che veniva continuamente immersa. E' stato in un momento di queste ricerche che lo studioso si è imbattuto nel polpo Dumbo, lungo di circa 40 centimetri. L’animale, sottolinea Ziegler, non può essere recuperato vivo: «L'organismo che vive in acque profonde non è adatto alle condizioni ambientali della superficie oceanica».
I polpi Dumbo si dividono, nel mondo, in 45 specie e vivono negli abissi. Il nome viene dall’elefante del film di Walt Disney preso in giro a causa delle sue orecchie insolitamente grandi. Le pinne dei polpi Dumbo, ai lati della testa ricordano infatti proprio le orecchie del personaggio del cartone animato. Ziegler, una volta catturato l’animale, lo ha fotografato e ha prelevato un campione di tessuto per l’analisi del Dna. Era comunque un esemplare troppo raro e prezioso per sezionarlo, così è stato messo in un macchinario per la risonanza magnetica del Centro tedesco per le malattie neurodegenerative di Bonn, solitamente usato per controllare lo stato del cervello degli esseri umani. Rispetto ad altre specie di polpo Dumbo l'imperatore ha caratteristiche tutte particolari. Su ciascun braccio ha una media di 71 ventose con le quali riesce a catturare le prede.
Il 2021 sembra essere l'anno d'oro della celebrità dei polpi. Dopo che Fiorello ha raccontato al Festival di Sanremo del "pene a tentacolo" del polpo argonauta, il film prodotto da Netflix "Il mio amico in fondo al mare" ha vinto l'Oscar 2021 come miglior documentario. Il lungometraggio, di Pippa Ehrlich e James Reed, racconta di un legame che si è venuto a creare tra il fotografo e video reporter naturalista Craig Foster e un polpo che vive sui fondali della costa di False Bay.
La consacrazione del polpo, però, non è avvenuta solo in tv e al cinema. L'argonauta argo, ha infatti vinto il concorso Mollusc of the Year 2021 bandito dal Senckenberg Research Institute and Natural History Museum di Francoforte. Anche il mondo scientifico, dunque, gli riconosce gli onori. La specie era stata candidata da Fabio Crocetta, biologo marino del Dipartimento di Ecologia Marina Integrata della Stazione Zoologica Anton Dohrn che aveva avvistato la specie nel Golfo di Napoli nel 2019.