Nel 2018, durante una passeggiata notturna svolta nel Parco nazionale di Ulu Temburong, uno dei partecipanti trovò una lumaca alquanto particolare in quanto avente una "casa" sulla schiena di dimensioni estremamente piccole. Quattro anni dopo, in seguito a diverse osservazioni, si è finalmente conclusa la descrizione della nuova specie appartenente al genere Microparmarion.
Quando si parla di lumache si è soliti pensare alle chiocciole, quindi a quei molluschi gasteropodi provvisti di conchiglia sulla schiena. Esistono, però, le cosiddette semilumache o "snugs", ovvero esemplari simili ai lumaconi ma che hanno una piccola "casa" rispetto alle altre che offre una sorta di protezione all'animale senza creargli intralcio durante gli spostamenti.
Per ragioni sconosciute, nell'isola del Borneo, che è condivisa tra i paesi del Brunei della Malesia e dell'Indonesia, la maggior parte di questi invertebrati appartiene alla categoria "semilumache". In particolare, è noto il genere Microparmarion al quale appartengono circa 10 specie diverse di snug, la maggior parte delle quale predilige e abita le foreste più fresche in alta montagna. Per questo motivo, un team di ricercatori è rimasto alquanto stupefatto e sorpreso quando si è imbattuto in una nuova specie durante una spedizione nelle pianure del Parco nazionale di Ulu Temburong, nel Brunei.
Negli ultimi anni, l'agenzia di viaggi scientifici Taxon Expeditions, in collaborazione con l'Universiti Brunei Darussalam (UBD), ha organizzato viaggi il cui scopo è quello di far scoprire a scienziati, studenti e abitanti del luogo la biodiversità di quest'ultimo. Nel 2018, durante una passeggiata notturna organizzata per uno di questi viaggi, tra i partecipanti era presente Simon Berenyi che gestisce un'azienda etica di disinfestazione nel Regno Unito. Mentre cammina si è imbatte in una semplice foglia morta, che non aveva destato neanche il minimo interesse agli occhi di tutti gli altri partecipanti. Guardando attentamente la superficie, però, si accorge della presenza di questo esserino ed esclama «Oi, è una lumaca?», mostrando il mollusco all'esperto di lumache residente che non si era accorto di nulla.
Non era mai stato trovato un animale del genere in quell'angolo dell'isola, motivo per il quale già a quel tempo gli zoologi del team sospettavano che si trattasse di una nuova specie di lumaca. Poichè una singola osservazione non è sufficiente per la pubblicazione di uno studio volto all'identificazione e descrizione dell'animale, si sono svolte nella stessa area del primo ritrovamento ulteriori spedizioni che hanno portato alla luce molti altri esemplari.
Solo nel 2022, a quattro anni dalla primo incontro con il mollusco sospetto, un team composto dagli studenti dell'UBD Nurilya Ezzwan e Izzah Hamdani e dallo scienziato cittadino Harrison Wu della Virginia, USA, ha finalmente terminato la descrizione della specie. Il team ha compiuto diverse analisi studiando accuratamente guscio, organi riproduttivi e l'immancabile materiale genetico che ha permesso loro di ottenere informazioni definitive. Attualmente è presente sul Biodiversity Data Journal un documento ad accesso aperto riportante la descrizione della specie.
La scoperta si conclude con una simpatica particolarità riguardante il nome: come di consueto nei viaggi scientifici di Taxon Edition, l'ultima notte il team ha partecipato alla votazione per scegliere quale assegnare alla nuova specie. Con una maggioranza schiacciante, è stato scelto di dedicarlo al signor Md Salleh Abdullah Bat, il supervisore del lavoro svolto sul campo che si era ritirato poche settimane dopo la partenza della squadra: un bellissimo regalo d'addio.