Uno studio pubblicato sulla rivista PeerJ annuncia la scoperta di una nuova specie di lumaca marina di colore giallo brillante trovata in Florida: Cayo margarita. Questo gasteropode marino prende il nome dalla canzone "Margaritaville" di Jimmy Buffett, che parla di un luogo immaginario spesso associato proprio alle Florida Keys dov’è stata rinvenuta la lumaca.
Le Florida Keys formano un arcipelago di isole tropicali che ospita l'unica barriera corallina degli Stati Uniti continentali, dimora di molti animali che non si trovano in nessun'altra parte del mondo e fonte di nuove scoperte zoologiche.
Rüdiger Bieler, il principale autore dello studio, ha commentato il comportamento delle lumache appena scoperte: «Le trovo particolarmente interessanti perché sono imparentate con le normali lumache che vivono libere, invece in questa specie quando i giovani trovano un posto adatto in cui vivere, cementano il loro guscio al substrato e non si muovono mai più.Il loro guscio continua a crescere come un tubo irregolare attorno al corpo della lumaca, e l'animale caccia stendendo una rete di muco per intrappolare plancton e particelle organiche».
Bieler ha trascorso quarant’anni a studiare gli invertebrati dell'Atlantico occidentale, ma queste particolari lumache sono così piccole e mimetiche da essere passate inosservate per anni. Dopo delle ricerche approfondite il team ha finalmente trovato la nuova specie nel santuario marino nazionale delle Florida Keys, la quale è stata immediatamente associata ad un'altra lumaca molto simile di color lime rinvenuta in Belize.
«Inizialmente, quando ho visto le lumache verde lime e quelle giallo limone ho pensato che fossero della stessa specie. Molte lumache sono policromatiche: all'interno della stessa specie possono esserci colori diversi», ha spiegato Bieler. «In una singola popolazione potrebbero esserci un individuo arancione e un altro grigio. Penso che serva per confondere i pesci e non dare loro un bersaglio chiaro, alcuni animali hanno una colorazione di avvertimento».
Quando, però, è stato sequenziato il Dna delle due lumache si è visto che erano molto diverse e sono state descritte come due specie separate. Questi piccoli gasteropodi marini sembrano indifesi ma, se così fosse, non potrebbero sopravvivere in un ambiente altamente competitivo come la barriera corallina: «Queste lumache hanno alcuni metaboliti pericolosi nel loro muco. Questo potrebbe spiegare perché possono avere la testa esposta senza protezioni. Sulla barriera corallina molti animali sono pronti a mangiarti se non hai alcun meccanismo di difesa e sembra che il muco possa aiutare a dissuadere i vicini dall'avvicinarsi troppo», ha aggiunto Bieler.
Inoltre, lo scienziato ricorda l’importanza degli studi sulla biodiversità delle barriere coralline, che oggigiorno sono gravemente minacciate a causa dei cambiamenti climatici, e di come sia ancora possibile trovare specie non descritte proprio sotto i nostri occhi.