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31 Maggio 2023
11:36

Scoperta una nuova specie di geco dagli occhi psichedelici in Australia

In Australia i ricercatori hanno trovato una nuova specie di geco dotato di un particolare paio di occhi, che ricordano alcuni quadri della corrente psichedelica fiorita fra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta.

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L'Oceania come si sa è una terra ricca di specie esotiche, dotate di caratteristiche peculiari che le rendono "aliene" rispetto a buona parte degli altri organismi presenti nel resto del mondo. Così, tra canguri dotati di marsupio e lucertole con la gorgiera attorno al collo (il clamidosauro) che hanno ispirato i dilofosauri del film di Jurassic Park, arrriva la notizia di uno splendido geco con degli occhi talmente particolari da risultare quasi psichedelici.

Alcuni ricercatori dell'Australian Museum Research Institute si erano dati appuntamento all'inizio di quest'anno per effettuare delle campagne di monitoraggio nella regione sud occidentale dell'Australia per scoprire nuove specie. Come risultato di questo lavoro sono riusciti a identificarne una nuova di geco che misura 6,1 cm di lunghezza e che appartiene al genere Strophurus.

Conosciuti anche come lucertole dalla coda spinosa, questi rettili sono piccoli animali notturni, capaci di arrampicarsi sulle fronde degli alberi e di secernere un fluido innocuo e maleodorante, all'altezza della coda, quando si trovano in situazioni di pericolo o di estremo stress. Si tratta di una specie che viene chiamata "criptica". Si definiscono così quelle che presentano caratteristiche così tanto similari a quelli di un'altra da essere praticamente indistinguibili, se non dopo attenti studi. Ed infatti il geco appena scoperto è diverso dagli altri perché dispone di alcune tonalità nei colori e nelle forme negli occhi assenti negli altri animali.

«La nuova specie può essere inoltre riconosciuta per una combinazione di diversi caratteri lungo il margine dorsolaterale del corpo e per una coda che presenta una singola fila di spine unicolori su entrambi i lati – ha affermato Ross Sadlier, l'autore principale dello studio e padre dell'articolo uscito sui registri del Western Australian Museum. – Osservate queste differenze con le altre specie, l'analisi del DNA ci ha poi permesso di confermare che i campioni di tessuto prelevati in natura appartenevano ad animali filogeneticamente separati rispetto ad altri».

Il nome completo del geco, Strophurus spinula, significa "piccola spina" in latino ed è stato scelto proprio per segnalare la presenza delle spine caudali "relativamente piccole", che sono assenti nelle altre specie dello stesso genere. Sono però gli occhi di S. spinula a rimanere impressi nella memoria e a risaltare di più, anche se lo si guarda di sfuggita. Sembrano delle opere d'arte postmoderne, nate ai tempi di Bridget Riley e Mati Klarwein, affermano i ricercatori, visto che ricordano moltissimo le opere di questi e di altri autori, che fra gli anni 60 e 70 hanno istituito la corrente dell'arte psichedelica, che si ispirava agli stati alterati della coscienza indotte dalle droghe.

Molto importanti per questa specie sono però anche le sue macchie marroni lungo il corpo e le spine più chiare che vanno dal collo alla punta della coda, sottolinea Sadlier: caratteristiche che gli permettono adeguatamente di mimetizzarsi all'interno della poco variegata colorazione della vegetazione australiana.

Per quanto riguarda invece la probabile estensione della popolazione, la maggior parte degli esemplari di S. spinula sembra trovarsi all'interno della parte meridionale dei boschi di mulga (Acacia aneura) dell'Australia occidentale, visto che la specie non sembra essere adattata a tipologie di vegetazione molto diverse da quelle delle Acacie. Sembra infatti preferire di gran lunga ecosistemi che possono ricordare la macchia o la steppa mediterranea e ciò non è un caso. Questa tipologia di bioma infatti è quella più caratteristica per tutte quelle regioni del mondo che presentano aspetti climatici e geografici simili a quelli del bacino del Mediterraneo e la regione sud occidentale dell'Australia non fa eccezione.

 «La distribuzione di questa specie si sovrappone ampiamente a Strophurus strophurus e in misura minore nella parte orientale con Strophurus wellingtonae», ha infine chiarito Sadlier, spiegando quindi che questa non è l'unica specie di geco presente nell'area. Sono circa 40 gli esemplari ad essere stati raccolti in un'area molto vasta ricoperta dai boschi di mulga – tutti di differente età – e questo permette agli esperti di capire che molto probabilmente, tra le campagne di Yalgoo, Bungalbin e Laverton, sono migliaia gli esemplari di S. spinula a nascondersi tra gli alberi.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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