Sidersaura marae è la nuova specie di dinosauro scoperta in Argentina da un gruppo di paleontologi della Fundación Azara – Universidad Maimónides e CONICET, la cui ricerca è stata pubblicata sulla rivista Historical Biology. L’animale appartiene al gruppo dei sauropodi, i giganteschi dinosauri dal collo lungo, e più in particolare ai Rebbachisauridae, una grande famiglia simile ai più noti Diplodocus, conosciuti da resti fossili frammentari provenienti da Sud America, Africa, Nord America, Europa e Asia. S. marae era lungo fino a 20 m per 15 tonnellate di peso stimate, aveva una lunga coda a frusta che usava per difesa e pascolava in quella che era l’Argentina del Cretaceo, tra i 96 e i 93 milioni di anni fa. Questo dinosauro si distingue dagli altri sauropodi per la dentatura caratteristica molto sviluppata.
«I rebbachisauridi erano dinosauri molto importanti negli ecosistemi del Cretaceo e scomparvero a metà di questo periodo, circa 90 milioni di anni fa», ha affermato il dottor Lucas Nicolás Lerzo, paleontologo della Fundación Azara. «Sidersaura marae è uno degli ultimi rebbachisauridi, ma allo stesso tempo appartiene ad un ramo più antico in termini evolutivi. Questo ci mostra che alcune delle specie più ancestrali di questo gruppo sopravvissero fino all’intera estinzione della famiglia, diventando anche le più grandi, raggiungendo quasi i 20 metri di lunghezza».
I resti fossili di Sidersaura sono stati recuperate dalle rocce della Formazione Huincul della provincia di Neuquén, in Patagonia. «Tra i resti rinvenuti ci sono vertebre della zona sacrale e della coda parzialmente articolata, ossa degli arti posteriori, parti del cranio e vertebre della coda», ha continuato Lerzo. «Avere trovato diversi esemplari anatomicamente sovrapposti ci ha permesso di metterli a paragone e comprendere meglio le caratteristiche di questo nuovo dinosauro sauropode». Secondo il team, una delle caratteristiche che distinguono il Sidersaura marae dagli altri dinosauri è la forma a stella degli archi emali (ossa della coda) e la robustezza delle ossa del cranio, diverse da quelle del resto dei suoi parenti più stretti.
«Un'altra caratteristica cranica che differenzia Sidersaura marae dagli altri rebbachisauridi è il suo forame frontoparietale, che è fondamentalmente un buco nel tetto del cranio», ha aggiunto Lerzo. «Questa caratteristica lo avvicina ai dicraeosauridi, una famiglia di dinosauri sauropodi noti per avere spine sul collo e sulla schiena. La presenza di una specie “primitiva” così vicina all'estinzione del gruppo, invece, implica che la storia evolutiva dei Rebbachisauridae fosse più complessa di quanto si pensasse in precedenza».