Se ne stava bello tranquillo nei Monti Bale, nell’Etiopia centro-meridionale, un luogo straordinario per la biodiversità, fino a che un team di zoologi non lo ha trovato e descritto per la prima volta. Lui è un camaleonte di piccola taglia, del genere Triceros. Un animale, nuovo agli esseri umani, è stato così notato sulla Terra.
La scoperta è stata fatta dagli zoologi Thore Koppetsch e Benjamin Wipfler del Research Museum Alexander Koenig di Bonn, in Germania, e Petr Nečas, studioso della Repubblica Ceca. Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Zoosystematics and Evolution.
Nel Corno d’Africa erano state già identificate due specie del genere Trioceros. Studi condotti in precedenza avevano notato divergenze tra le diverse popolazioni di questi rettili negli altipiani etiopi, alcune delle quali è stato notato come si fossero separate a causa della Grande Rift Valley, la vasta frattura geologica vicino alla quale, secondo gli antropologi, c’è stata l’evoluzione dei primi esseri umani.
Il camaleonte ritrovato è il Triceros wolfgangboehmei, nominato così per ricordare l’erpetologo del Museo Koenig di Bonn, Wolfgang Böhme, appassionato di camaleonti e di rettili simili. La specie ha squame spinose ingrandite sul dorso e sulla coda che formano una cresta prominente. Vive su piccoli alberi e cespugli a più di 2.500 metri sul livello del mare.
Sono più di duecento le specie di camaleonti
Sono più di 215 le specie descritte della famiglia Chamaeleonidae: si trovano in un'area che va dall’Africa all’Europa Meridionale fino al Medio Oriente e all’Asia meridionale. L’isola di Madagascar è un luogo che gli stessi studiosi definiscono ad "alta diversità" di camaleonti proprio per l'elevato numero e questo ha portato gli zoologi a ipotizzare come questa famiglia fosse originaria dell’Africa continentale. Le loro dimensioni variano molto: si va dalle specie più piccole, di circa 3 centimetri, a quelle che superano il mezzo metro. Hanno delle dita che permettono di afferrarsi ai rami. La loro particolarità è negli occhi: sono indipendenti, ruotano e riescono a vedere a 360 gradi. Ma prima di acchiappare una preda e ingoiarla grazie alla sua lunga lingua, li punta entrambi verso di lei. In Italia la presenza del camaleonte è leggendaria e si intreccia con le storie del Sud Salento del Fasciculiscu. Un esemplare di Chamaeleo chamaeleon era stato notato alcuni anni fa nelle campagne di Nardò.
Foto del ricercatore Petr Nečas