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31 Luglio 2023
12:04

Scoperta in una tomba in Cina la sella più antica mai trovata: ha 2.400 anni e apparteneva a una donna

Gli archeologi hanno identificato la più antica sella mai trovata in un antico cimitero nella Cina occidentale, nella provincia dello Xinjiang. Secondo le ricostruzioni, è stata sicuramente usata per molti anni ed è stata progettata per una donna, probabilmente la stessa sepolta nella tomba.

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L'equitazione ha fatto parte del nostro sviluppo industriale, sociale e militare per oltre 5.500 anni ma per circa metà del tempo abbiamo cavalcato i cavalli esclusivamente "a pelo", ovvero non servendoci di strumenti che potessero migliorare la guida e il contatto con i nostri animali. Con la comparsa delle prime selle, però, l'umanità ha cominciato a disporre di maggiore stabilità e controllo. Un'invenzione che se da una parte ha prodotto un progresso tecnologico dall'altro lato ha anche spinto i militari a desiderare animali sempre più ubbidienti e a sviluppare tecniche via via più sofisticate, capaci di semplificare ulteriormente l'esecuzione dei comandi.

Per questa ragione quindi la ricerca archeologica si è sempre particolarmente interessata al ritrovamento di reperti direttamente collegati al mondo dell'equitazione. Dal profilo storico e culturale questi strumenti molto antichi infatti testimoniano un progresso che secondo alcuni è equiparabile solo all'invenzione di Internet o della ruota, poiché in grado di accorciare incredibilmente le distanze e di modificare completamente il rapporto l'uomo con l'ambiente circostante.

Immaginare dunque quello che hanno provato alcuni ricercatori svizzero-cinesi quando hanno trovato una sella intatta, all'interno di una tomba cinese dello Xinjiang datata a 2400 anni fa, è molto difficile. Ciò che si sa è che quando il team di archeologi ha trovato il reperto nel cimitero di Yanghai la notizia ha cominciato a circolare in tutto il mondo poiché conferma le teorie che pongono l'invenzione della sella nell'estremo oriente.

Patrick Wertmann, archeologo dell'Università di Zurigo, è tra gli autori della scoperta ed è stato anche fra i primi archeologi che, entrando all'interno di quella che sembrava una comune tomba di donna, scovando la sella si è reso resi conto dell'importanza della scoperta. «E'i la più antica sella mai trovata fino ad ora e nonostante abbia un design semplice è stata prodotta da uno specialista esperto non solo di aghi e pelletteria ma anche di equitazione e di anatomia del cavallo e del cavaliere», ha spiegato durante la conferenza stampa nell'università elvetica. La sella infatti prevedeva delle cuciture e delle curve che rendevano sopportabili il suo utilizzo sia al cavaliere che al cavallo, diminuendo così di molto il rischio di provocare lacerazioni alla pelle di entrambi.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Archaeological Research in Asia e tra l'altro spiega che, secondo le ricostruzione fatte sullo scheletro rinvenuto all'interno della tomba, la sella è stata sicuramente usata per svariati anni ed è stata progettata per sostenere il peso di una donna, probabilmente la stessa proprietaria del tumulo che apparteneva al popolo di pastori – guerrieri nomadi della cultura scita Pazyryk, che governavano l'Asia centro-settentrionale verso il quinto secolo a.C.

Sempre all'interno del sito gli archeologi hanno recuperato diverse fruste, briglie, spazzole e altri oggetti associati all'equitazione. Alcuni oggetti precedono tra l'altro l'invenzione della sella e risalgono a circa 3.300 anni fa. «Questi altri ritrovamenti ci permettono di capire che il sito è stato utilizzato per quasi un millennio, da genti appartenenti dallo stesso popolo o da comunità loro imparentate»,  ha sottolineto Wertmann.

In totale, le tombe che sono state finora trovate a Yanghai sono 531 e hanno permesso di scoprire anche il più antico paio di pantaloni conosciuto indossato da un cavaliere anziano al momento della morte, circa 3000 anni fa.

Il team di di Wertmann – che ha collaborato a lungo con i colleghi cinesi guidati da Dongliang Xu e Yonghong Deng, dell'Accademia di Turfan, nello Xinjiang – non è stato ancora in grado di valutare se gli antichi uomini sepolti a Yanghai abbiano scelto di abitare l'area circostante il cimitero per tutto l'anno, costituendo un insediamento, o se invece giungevano lì solo in alcune parti dell'anno, da nomadi, provenendo da altre parti dell'Asia centrale. Ciò però potrà essere valutato abbastanza presto da futuri approfondimenti, tranquillizzano i ricercatori, in quanto il prossimo passo della ricerca sarà quello di studiare il genoma di queste persone, gli isotopi e il DNA antico presente all'interno di quei elementi che, come la sella, hanno una chiara origine animale.

Qualora infatti questi elementi indicassero una provenienza lontana dalla Cina orientale, ciò condurrebbe gli archeologi alla soluzione che gli occupanti delle tombe non hanno abitato nella stessa regione in cui sono state sepolte, dando così inizio ad una nuova ricerca, intenta a spiegare i movimenti e gli stili di vita di questi antichi abitanti dello Xinjiang.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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