Tra le scene più iconiche del primo Jurassic Park c'è sicuramente la battuta di caccia del T. rex ai danni dei poveri Gallimimus. Questi animali simili a struzzi fuggivano infatti in branco dal grosso predatore, che tuttavia alla fine riusciva a catturarli nascondendosi temporaneamente nel bosco ed effettuando un agguato.
Recentemente, alcuni paleontologi dell'Università della Prefettura di Fukui hanno trovato in Giappone una nuova specie di dinosauro, imparentato con i Gallimimus e appartenente alla famiglia degli Ornithomimosauria. Paradossalmente però, alla nuova specie, i paleontologi hanno tuttavia dato un nome alquanto particolare, che sta facendo leggermente discutere gli appassionati all'interno dei forum di paleontologia: Tyrannomimus fukuiensis.
Questo nome infatti può confondere e può indurre i non addetti ai lavori a credere che questo animale fosse più imparentato con il grosso T. rex rispetto gli ornitomimidi. Tuttavia, come spiegano all'interno del loro articolo, uscito su Scientific Reports lo scorso 7 settembre, le ragioni che hanno spinto gli scienziati a scegliere questo nome sono molte e molto importanti. Tanto che in effetti, conoscendo meglio la storia e la biologia di questo animale, si comprendono benissimo le riflessioni degli esperti.
Il Tyrannomimus è stato scoperto all'interno della Formazione Kitadani, che presenta strati risalenti al Cretaceo inferiore. Questa specie infatti visse tra 121 e 113 milioni di anni fa, durante quel piano geologico che prende il nome di Aptiano. La sua identificazione come specie è avvenuta grazie al ritrovamento di un esemplare che disponeva di molte ossa del bacino, degli arti e del cranio, che hanno permesso di identificarlo come un teropode ornitomimide delle stesse dimensioni di uno struzzo. E proprio una particolarità delle sue ossa ha indotto gli scienziati a credere di aver appena trovato un nuovo genere e una specie più simile ai Tirannosauri di quanto inizialmente si potesse pensare.
Entrambi infatti questi animali facevano parte del grande clado dei teropodi, che attualmente ospita anche la classe degli uccelli. I resti del Tyrannomimus presentano inoltre una cresta iliaca verticale allargata, molto simile a quella che molti milioni di anni più tardi avrebbero evoluto i Tirannosauri. Un ispessimento dell'osso che permetteva ad entrambi gli animali di correre efficacemente in posizione bipede, distribuendo il loro peso adeguatamente da un arto all'altro, durante la falcata.
Il nome generico "Tyrannomimus "quindi è un riferimento alle somiglianze morfologiche con i tirannosauroidi, mentre il nome specifico, " fukuiensis ", si riferisce alla prefettura di Fukui dove sono stati ritrovati i fossili.
«Negli ultimi anni, molti resti isolati di ornitomimosauro sono stati recuperati dalla Formazione Aptiana di Kitadani – hanno spiegato i paleontologi. – Questi resti appartengono a più individui che condividono alcune caratteristiche morfologiche comuni, che tuttavia sono sconosciute in altri ornitomimosauri. Ciò ci ha indotto a credere che eravamo dinnanzi a una nuova specie, che si pone alla base dell'evoluzione dell'intero gruppo. E per quanto li separano decine di milioni di anni di evoluzione, la nuova specie correva in maniera simile ai tirannosauri. Una particolarità che ci ha spinto a definirli "mimi dei grandi tiranni"». Tyrannomimus infatti in latino significa proprio questo.
A seguito della pubblicazione della notizia della scoperta, alcuni paleontologi hanno anche cominciato a riflettere sulla relativa somiglianza di questa specie con Aviatyrannis jurassica, una specie precedentemente considerata uno dei più antichi antenati dei tirannosauri, che tuttavia ora potrebbe rivelarsi il primo ornitomimosauro del tardo Giurassico europeo.
A chiarire ancora di più che questa scoperta risulta molto importante per la paleontologia, gli scienziati chiariscono che essa permette anche di colmare un gap temporale di circa 20 milioni di anni di evoluzione, essendo Tyrannomimus fukuiensis tra i più antichi ornitomimosauri mai scoperti, che vissero agli inizi del Cretaceo. «Per trovare infatti altri suoi parenti ancora più antichi dobbiamo considerare la documentazione fossile di alcuni appartenenti al clado dei Maniraptoridi del Giurassico medio, che probabilmente si diffusero in Laurasia – il supercontinente che univa Europa, Asia ed America del Nord – prima della sua disgregazione, tra 155 e 149 milioni di anni fa» hanno commentato gli scienziati.
Dopo però la prima comparsa di questi animali, il mistero avvolge l'evoluzione degli ornitomimosauri per tutto il Giurassico superiore, fino alla comparsa delle prime specie cretaciche, di cui Tyrannomimus è uno dei loro rappresentanti più antichi.