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12 Dicembre 2023
15:42

Sconto sulla Tari a chi adotta e maggiore sorveglianza sui microchip: le misure sul randagismo a Gela

Le istituzioni del Comune di Gela, in Sicilia, si sono riunite per affrontare la tematica del fenomeno randagismo, prevedendo importanti novità per arginare il numero degli abbandoni e diminuire l'ingresso dei cani nei canili convenzionati.

cani randagi

L'11 dicembre si è svolto un vertice operativo nel Municipio di Gela per affrontare il fenomeno del randagismo sul territorio.

Attraverso la pagina ufficiale Facebook del Comune, la cittadinanza è stata informata in merito a rilevanti sviluppi che prenderanno forma in seguito alle deliberazioni emerse durante l'incontro istituzionale.

Tra le novità spicca l'annuncio della ripresa delle operazioni di sterilizzazione per i cani liberi del territorio gelese, previste a partire dal 14 dicembre. Inoltre è stata data notizia di una totale riorganizzazione del servizio per le prenotazioni delle operazioni di sterilizzazione che ora sarà gestito unicamente da un dipendente del Comando di Polizia Municipale, raggiungibile al numero di telefono 0933 906 801.

Importanti decisioni sono state assunte anche in merito alle adozioni dei cani reclusi nei canili convenzionati che il Comune di Gela ha intenzione di intensificare. Per questo motivo sono state previste delle premialità sullo sgravio della Tari, in conformità con quanto previsto dall’art. 251 del Dlgs. 267/2000, per chi deciderà di accogliere in casa un animale del canile.

Hanno presenziato alla riunione diverse figure istituzionali responsabili, seppur con diverse qualifiche, della gestione del randagismo che ancora oggi continua ad essere soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale un argomento controverso e assai discusso. All’incontro erano presenti infatti, oltre al Sindaco Lucio Greco, il dirigente Mario Picone, il comandante della polizia municipale Giuseppe Montana, l’ispettore Giuseppe Anzaldi, la Segretaria generale Carolina Ferro, il direttore provinciale del servizio Veterinario dell’Asp, Luigi Farruggia e i responsabili dei due canili, Salvatore Romano (Ri.ca.ra) e Nuccia Manciavillano (Dog Village).

«Sono state assunte decisioni importanti per ridurre i costi del servizio e nel contempo arginare gli abbandoni ed i conseguenti ricoveri nei due canili», si legge nel comunicato stampa diffuso tramite il social Facebook.

Purtroppo infatti la crescente affluenza nei canili di sempre più animali recuperati in seguito ad abbandoni o nascite indesiderate di cani vaganti oltre a pesare moralmente sulle comunità interessate, pesa anche a livello economico sulle tasche dei Comuni. Quasi tutti gli assessori, i consiglieri e i Sindaci dei comuni siciliani intervistati da Kodàmi negli ultimi tempi, hanno in egual modo sottolineato la stessa problematica: pochi fondi a disposizione per il mantenimento dei cani nelle strutture e sempre più abbandoni e nascite indesiderate sul territorio.

La difficoltà dei Comuni nel coprire le spese contribuisce al mantenimento di un circolo vizioso in cui la sostenibilità e la qualità delle strutture di accoglienza è messa a dura prova e si accentua così la necessità di trovare soluzioni a lungo termine per affrontare con successo la questione del fenomeno randagismo.

Un altro punto importante discusso durante la riunione delle istituzioni di Gela ha riguardato anche l’iscrizione all’anagrafe canina di tutti gli animali presenti sul territorio con una maggiore sorveglianza del personale della Polizia Locale riguardo alla presenza del microchip sui cani liberi e anche in quelli cosiddetti “padronali”. «Per contenere i costi del servizio sono state decise alcune misure di rilievo. La prima a brevissima scadenza. Il comando di polizia municipale intensificherà i controlli per accertare l’iscrizione all’anagrafe canina di qualsiasi cane domestico. Un lettore microchip consentirà ad una squadra di vigili urbani di monitorare il territorio. Ricordiamo che registrare il proprio quattro zampe all’anagrafe canine è un obbligo di legge, pena pesanti sanzioni amministrative».

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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