Un piccolo scoiattolo rosso gravemente ferito alla testa è stato soccorso in un giardino privato di Bordighera, in provincia di Imperia. Il roditore aveva una evidente e profonda ferita alla testa ed è stato recuperato grazie all’intervento dell’associazione di soccorso veterinario Emergenza Val Nervia. Lo scoiattolo era visibilmente sofferente e impaurito, ma i volontari sono riusciti a recuperarlo per poi predisporre la staffetta per il suo trasferimento al centro di recupero fauna selvatica di Savona dove è stato affidato alle cure dei veterinari con l’obiettivo di liberarlo in natura il prima possibile.
Chiamato anche scoiattolo comune o scoiattolo europeo (Sciurus vulgaris), è talvolta ospite in Liguria nei giardini privati oltre che in spazi pubblici come il parco di Nervi a Genova. A differenza dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), una specie aliena invasiva, è un animale autoctono che spesso soffre proprio la presenza di altri scoiattoli esotici.
Nella vicina Francia, per esempio, dal 2007 è classificato come specie a rischio estinzione, minacciato sia dalla frammentazione del suo habitat per via dell’espansione urbana che dall’introduzione per mano umana proprio di specie concorrenti come lo scoiattolo grigio e lo scoiattolo della Corea. Dedica il 60% della propria attività alla ricerca di cibo e, quindi, è possibile che si stabilisca in giardini ricchi di alimenti come semi, frutti (in particolare ciliegie e nespole), germogli o con alberi dalla corteccia a lui particolarmente gradita.
Non disdegnano anche piccoli insetti, vermi o lumache. Sono animali dalla vita solitaria e, quindi, una volta trovato il loro habitat libero da potenziali pericoli, possono sceglierlo come “casa” anche per via della loro particolare cura nell’individuare una zona sicura per il riposo.
Interventi di questo genere sono frequenti in Liguria, regione in cui sono numerosi i giardini, i parchi e le aree verdi che rappresentano l’habitat ideale per questi animali e per la loro riproduzione. Come sempre, però, quando si tratta di fauna selvatica, salvataggi e recuperi vanno valutati con attenzione da parte degli esperti per evitare di intervenire per animali che, di fatto, non hanno bisogno di essere “salvati”.
Capita, per esempio, con i cuccioli di volpe o di capriolo, che spesso vengono prelevati da persone animate da buone intenzioni convinte che siano in difficoltà, quando in realtà sono in attesa del ritorno dei genitori. Nel caso dello scoiattolo, invece, l’intervento era necessario alla luce della profonda ferita alla testa che avrebbe potuto avere conseguenze fatali senza l’intervento di un veterinario.