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Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, durante dei controlli in un albergo nei pressi di piazza Garibaldi, a Napoli, gli agenti della Polizia hanno scoperto un uomo che nascondeva una scimmia all'interno di una scatola per scarpe. Gli agenti erano intervenuti per un controllo di routine presso la struttura, quando a un certo punto hanno notato una scatola semichiusa da cui sbucava una coda nera, scoprendo che al suo interno c'era una piccola scimmia di origine sudamericana, un tamarino dalle mani gialle.
I poliziotti, a quel punto, hanno immediatamente contattato l'ASL Napoli 1 Centro che ha mandato una sua squadra specializzata. Il piccolo tamarino – il cui nome scientifico è Saguinus midas – in pessime condizioni di salute è stato affidato all'ASL. L'uomo invece, un 42enne, è stato denunciato per detenzione di mammiferi selvatici che possono costituire pericolo anche per la salute e l'incolumità pubblica.
Il commercio e la detenzione illegale di piccoli primati e altre specie esotiche è purtroppo ancora oggi un serio pericolo per la conservazione di molte specie. Non è infatti la prima volta che nel Napoletano vengono sequestrati individui appartenenti proprio a questa specie. Già ne 2014, infatti, gli agenti del Corpo Forestale erano intervenuti sequestrando altri due tamarini dalle mani gialle ad Afragola. Gli esemplari, recuperati durante una perquisizione domiciliare a carico di un soggetto su cui pendeva un controllo antidroga, erano detenuti illegalmente all'interno di una gabbia di piccole dimensioni, dove le condizioni igienico sanitarie erano disastrose.
Questa specie è diffusa nella zona a nord del Rio delle Amazzoni compresa fra Brasile, Guyana francese, Suriname, Guyana e Venezuela, e predilige habitat con foreste pluviali fitte e mature. Come altri tamarini, vive in gruppi sociali molto vivaci e numerosi, che possono raggiungere anche i 15 individui. All'interno del gruppo, però, solo una femmina si riproduce e sia il padre che tutti gli altri esemplari collaborano nella cura dei piccoli.
Il traffico di specie selvatiche esotiche, o particolarmente protette, sta diventando sempre più centrale nei dibattiti sulla conservazione della biodiversità, anche in virtù di nuove potenziali zoonosi. Secondo l'Interpol, infatti, il traffico illecito di animali selvatici cresce tra il 5 e il 7% all'anno, ed è il quarto più redditizio al mondo dopo il narcotraffico, il commercio di merci contraffatte e la tratta di esseri umani e tra le specie più ricercate sul mercato illegale ci sono soprattutto piccoli primati sudamericani come gli ustitì, tra i mammiferi più piccoli al mondo, e proprio i tamarini, un gruppo composto da 22 specie appartenenti al genere Saguinus.
