video suggerito
video suggerito
14 Dicembre 2023
12:29

Scienziati e cittadini australiani uniti per salvare gli scarabei di Natale

Con l'aiuto dei cittadini impegnati in una campagna di Citizen Science, i biologi australiani stanno monitorando le popolazioni degli scarabei dorati di Antale, che nel corso degli ultimi anni hanno subito un grosso tracollo demografico.

Immagine

L'inizio del periodo delle feste di dicembre si sovrappone in Australia con l'arrivo dei cosiddetti scarabei di Natale (dall'inglese Christmas beetle), 36 specie di grossi coleotteri iridescenti appartenenti al genere Anoplognathus e resi famosi dal racconto di Edgard Allan Poe "Lo scarabeo d'oro". Questi insetti, tuttavia, negli ultimi decenni ha subito un grosso crollo demografico dovuto alla perdita dell'habitat e agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Una condizione così grave che ha spinto diversi scienziati ad iniziare a partire dall'anno scorso una nuova campagna di monitoraggio finalizzata a comprendere il loro stato di salute per trovare delle contromisure.

La situazione è così critica che anche i cittadini del Nuovo Galles del Sud e dello stato di Victoria sono molto preoccupati per le popolazioni di questi insetti, molte amate in patria e anche protagonisti degli antichi miti dei popoli nativi australiani. Per sfruttare quindi questo "amore" che la gente dimostra nei confronti di questi scarabei, alcuni biologi hanno deciso di promuovere una campagna di Citizen Science per accelerare le fasi di identificazione e monitoraggio delle popolazioni sparse per il territorio, così da ottenere più velocemente ed efficacemente grosse quantità di dati.

A guidare questi sforzi è l'organizzazione ambientalista Invertebrates Australia, in collaborazione con gli esperti dell'Università di Sydney, che hanno deciso di intitolare il progetto "Christmas Beetle Count", in riferimento non solo alla conta necessaria per comprendere la grandezza popolazione, ma anche al censimento voluto da Augusto, che secondo la tradizione dei Vangeli spinse la Madonna e San Giuseppe a viaggiare in direzione di Betlemme.

Nello specifico, gli scienziati chiedono ai cittadini appassionati o semplicemente curiosi, di segnalare tutti gli avvistamenti di scarabei di Natale (qualsiasi delle specie conosciute) attraverso la piattaforma online iNaturalist, che permette a tutti di indicare il luogo geografico preciso in cui è avvenuto l'incontro e di caricare anche delle immagini a supporto della segnalazione. Nell'arco di un solo anno, il progetto ha ottenuto un successo incredibile e sono state oltre 4.000 le persone che si sono impegnate per andare a "caccia di scarabei" durante la calda estate australiana che va dalla fine di dicembre all'inizio di aprile.

Gli scienziati dell'università di Sydney hanno inoltre confermato che sono stati raccolti più di 8.000 avvistamenti certi di scarabei dorati, comprese le quattro specie considerate più rare e minacciate e che erano state fotografate l'ultima volta decenni fa. Per una specie in particolare, Anoplognathus vietor, i volontari sono riusciti persino a scattare le prime immagini conosciute di un individuo in vita, a oltre 300 km di distanza dall'unico sito precedentemente noto del suo areale.

Immagine
Foto da Wikimedia Commons

Ovviamente, gli scienziati non sanno se anche quest'anno gli scarabei dorati torneranno come l'anno scorso, confermando che le varie specie sono tutte ancora vive e vegete. I primi dati raccolti in questo tardo 2023 sono però incoraggianti e secondo i responsabili del Christmas Beetle Count permettono di guardare al futuro con fiducia. Tra il 1° novembre e l'8 dicembre 2023, infatti, sono stati già segnalati 532 avvistamenti , più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo è stato forse reso possibile dal fatto che in questi mesi i volontari e i cittadini hanno migliorato le loro performance rispetto alle prime settimane del progetto, diventando più attenti ed esperti nel riconoscimento.

È anche vero che l'anno scorso gli incendi hanno colpito in maniera minore le foreste di eucalipto del Nuovo Galles del Sud e che il clima più favorevole ha facilitato la riproduzione e la schiusa delle uova. A questo punto della ricerca, d'altro canto, gli scienziati non vogliono escludere che questo aumento sia dovuto a una maggiore consapevolezza delle persone impegnate nel progetto e avranno di bisogno di qualche anno in più per poter chiarire meglio quali sono le tendenze delle varie popolazioni.

I motivi per cui molti cittadini australiani stanno aiutando scienziati in questa conta non è legato solamente alla bellezza di questi insetti iridescenti, ma anche e soprattutto al loro importante ruolo ecologico. Gli adulti compaiono infatti in un periodo molto specifico dell'anno, quando molti rettili, mammiferi e uccelli hanno bisogno di cibo o stanno allevando i loro piccoli. Qualora gli scarabei di Natale dovessero scomparire, quindi, gran parte della fauna perderebbe un'importante risorsa alimentare, con un conseguente crollo di biodiversità che coinvolgerebbe diversi ecosistemi.

Gli scarabei dorati di Natale sono infatti sono infatti una importante risorsa alimentare per un grande numero di specie, tanto che ancora oggi gli esperti guardano a loro come un elemento cardine della catena alimentare locale e del paesaggio naturale australiano, al apri dei koala, degli ornitorinchi, dei dingo e dei canguri. Per tutelare queste specie, i dirigenti del progetto hanno perciò anche coinvolto i governi locali, che hanno acconsentito a tutelare meglio le foreste native di eucalipto in cui vivono gli scarabei e a preservare circa il 30% di queste aree naturali, aumentando così le dimensioni e il numero delle aree protette.

In conclusione, i biologi dell'Università di Sidney sottolineano anche ai volontari che è facile confondere questi animali con altre specie di coleotteri iridescenti e che dunque presto verranno fornite nuovi materiali didattici e divulgativi per facilitare l'identificazione. In particolare, gli scarabei del genere Anaplognathus vengono scambiati con gli scarabei Cyclocephala signaticollis, con gli scarabei Eupoecila australasiae e gli scarabei cowboy (Chondropyga dorsalis). Anche questi coleotteri sono però delle specie endemiche molto importanti per la fauna e l'impollinazione dei fiori. Dunque gli scienziati sono pronti per espandere il progetto e cominciare anche a raccogliere i dati su queste specie.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views