Orrore nel Parco delle Dolomiti Friulane: uno sciacallo dorato è stato ucciso e poi legato al cartello di benvenuto al Parco, nel territorio di Claut, in Provincia di Pordenone.
Si tratta di immagini di estrema efferatezza che in queste ore stanno facendo il giro di tutti i media ma che non troverete qui su Kodami per una precisa scelta editoriale: perché non aggiungono nulla a quanto scritto e per non ledere la dignità di qualsiasi essere vivente.
L'intento derisorio da parte del bracconiere che lo ha ucciso è evidente nella scelta stessa di fare scempio del corpo dell'animale, appendendolo proprio all'ingresso del parco friulano. Lo sciacallo dorato (Canis aureus) è un mammifero di taglia media che in Italia è presente presente sull'arco alpino, ma la sua diffusione sta raggiungendo anche la pianura. Non rappresenta in alcun modo un rischio per l'uomo, e questo soprattutto perché si tratta di un animale che cerca di evitare l'incontro diretto con la nostra specie. Anche per quanto riguarda gli allevamenti, le preferenze alimentari lo portano a scegliere prede di più piccole dimensioni o già morte.
Non può essere quindi il conflitto con l'uomo la matrice di un gesto simile, che appare invece come il frutto di un vero disegno criminale. Lo sciacallo dorato anche se non è a rischio di estinzione non può essere in alcun modo ucciso, e inoltre in Europa è considerato una specie particolarmente protetta presente nell'appendice V della direttiva Habitat, la più importante direttiva europea per ciò che concerne la fauna e la biodiversità.
Le organizzazioni di tutela animale si sono subito mosse per fare chiarezza su quanto accaduto e trovare il bracconiere, come ha dichiarato Cristiano Ceriello, responsabile dell'ufficio legale del Partito Animalista Italiano: «Il corpo è stato esposto come fosse un trofeo e ciò lascerebbero pensare a un atto di bracconaggio rivendicato da chi ha tolto la vita al selvatico. Tuttavia, le cause della morte devono essere ancora chiarite. Intanto parte la nostra denuncia per cercare con la Procura l'autore di questo atto che grida vendetta e giustizia».
Anche le istituzioni friulane hanno condannato il gesto e premesso di trovare il responsabile, tra questi, il consigliere regionale Diego Bernardis: «Questo vile gesto è un grave disprezzo per il valore della vita, sia umana che animale. Gli sciacalli dorati sono creature preziose, protette da norme internazionali e la loro presenza nella nostra regione è un segno della biodiversità che caratterizza il nostro territorio. Eventi come questi devono essere condannati senza riserve, poiché minano l'equilibrio fragile degli ecosistemi locali».
Ora saranno le Forze dell'Ordine a intervenire con il support della Guardia forestale.