A 33 anni ha perso la vita per essere andato a caccia. Per un errore durante una battuta è stato scambiato per un capriolo ed è stato raggiunto dal colpo di fucile di un altro cacciatore. È quanto accaduto nei boschi di Baldissero d’Alba, nel Roero, in Provincia di Cuneo. La vittima, Luca Osella, si era appena sposato e sua moglie è incinta.
Luca, elettricista di Carmagnola, aveva preso dal nonno la passione per la caccia. I Carabinieri della compagnia di Bra, intervenuti sul posto, avvieranno un’indagine per accertare le reali responsabilità. L’inchiesta è ora aperta alla Procura della Repubblica di Asti. L’arma dalla quale è partito il colpo è stata sequestrata.
La vittima era partita con un amico per una battuta di caccia nei boschi di Baroli. Un terzo cacciatore, che componeva un altro gruppo, avrebbe confuso quella sagoma umana con quella di un ungulato. E, in quel momento, ha premuto sul grilletto colpendolo.
Secondo il dossier 2020-2021 dell’Associazione Vittime della caccia sono stati 62 i cacciatori che hanno perso la vita. Morti che, gli stessi attivisti, definiscono un «bollettino di guerra». Tra gli ultimi, in ordine di tempo, quelli avvenuti a fine anno in Piemonte e Sardegna. A settembre, a perdere la vita è stato, ad Alessandria, Lazzaro Valle, di 74 anni. A dicembre, invece, nel cuneese ha perso la vita il 57enne Emilio Ballatore, alle pendici del monte Bondone.
A gennaio la cronaca ha raccontato di un nuovo caso che, tra l'altro, ha scosso il mondo dello sport. Stava facendo una battuta di caccia nei boschi di Montecatini Val di Cecina, in Provincia di Pisa il campione del mondo juniores di Skeet (una delle discipline del tiro a volo), Cristian Ghilli, di 19 anni. Ma qualcosa è andato storto e dal suo fucile un colpo è partito accidentalmente che lo ha ucciso. Vani sono stati gli interventi dei medici del pronto soccorso del vicino ospedale di Cecina: hanno cercato di fare un intervento chirurgico d’urgenza per arrestare l’emorragia. Ma tutto è stato inutile.