La Nigeria ha bruciato un carico di scaglie di pangolino dal valore di 1,4 milioni di dollari per contrastare il traffico illegale di animali. È la prima volta che la nazione distrugge pubblicamente dei prodotti sequestrati dal contrabbando della fauna selvatica. Il pangolino è uno dei mammiferi più trafficati al mondo e le sue scaglie sono molto richieste nella medicina tradizionale cinese. La Nigeria è un importante centro di transito per tutti i prodotti animali di contrabbando destinati al mercato asiatico, tra cui appunto le scaglie di pangolino africano.
«Questi oggetti sequestrati rappresentano il passato che ci lasciamo alle spalle e la loro distruzione è indice del futuro che siamo determinati a costruire per il nostro pianeta», ha dichiarato il ministro dell'Ambiente nigeriano Iziaq Adekunle. «La distruzione di questi oggetti sequestrati è una potente dichiarazione della nostra determinazione a proteggere il nostro ambiente, conservare la nostra fauna selvatica e combattere il commercio illegale che porta le specie sull'orlo dell'estinzione».
Quasi quattro tonnellate di scaglie di pangolino sono state distrutte insieme ad altre merci confiscate tra cui pelli di leopardo, pitone e coccodrillo. L’operazione di sequestro è stata fatta tramite la collaborazione dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) e una coalizione pan-africana denominata Elephant Protection Initiative. Ma non è la prima volta che la Nigeria cerca di contrastare i traffici illegali: già nel mese di agosto, i leader di un’organizzazione criminale dedita al traffico di specie selvatiche a livello mondiale erano stati condannati per il contrabbando di scaglie di pangolino dopo un’indagine durata quattro anni, mentre l’anno scorso i funzionari doganali nigeriani hanno sequestrato ben 1.613 tonnellate di scaglie di pangolino e arrestato altre 14 persone, stando ai dati dell’Agenzia nigeriana per l’applicazione degli standard e dei regolamenti ambientali.
I pangolini sono gli unici mammiferi al mondo ad essere ricoperti di scaglie cornee di circa 3-5 centimetri di diametro, fatte di cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie, usate come difesa dai predatori. Ogni individuo può averne fino a 10.000 e rivestono anche zampe, capo e coda. Quattro specie di pangolino vivono in Africa, in diversi paesi del sud, dell'est e del centro del continente. Questi animali sono quasi completamente estinti in Nigeria ed è quindi probabile, secondo l’UNODC, che i pangolini contrabbandati provengano da altri paesi.
L'Asia ospita le altre quattro specie, le quali sono state quasi sterminate completamente scomparse nella regione sud-orientale del continente. Non è noto quanti di questi animali siano rimasti in natura e in più sono particolarmente difficili da monitorare per via del loro carattere timido e le loro abitudini notturne. Secondo l’organizzazione di beneficenza Wild Aid, si stima che ogni anno vengano catturati in natura fino a 200.000 pangolini e secondo l’UNODC i sequestri di scaglie di pangolino sono aumentati di dieci volte tra il 2014 e il 2018.