Noi umani siamo particolarmente curiosi e la scienza, spesso, effettua dei test molto particolari per approfondire le conoscenze e aumentare la comprensione del "funzionamento" nostro e degli altri esseri viventi. Di solito si testa e si scoprono sempre più sorprendenti capacità dell'olfatto canino, nettamente superiore al nostro. Ma questa volta i ricercatori dell'Università di Scienze naturali di Praga hanno deciso di mettere alla prova, una volta tanto, gli umani e vedere se sono capaci di riconoscere loro l'odore dei compagni di vita a quattro zampe.
Il risultato della ricerca, pubbicato su Nature, è che sì: anche tu potresti dire che odore ha il tuo cane. Nonostante infatti il nostro senso olfattivo sia inferiore tra le 10mila e le 10mila volte rispetto a quello del cane, lo studio ha messo alla prova 53 pet mate (40 donne e 13 uomini), di età compresa tra 3 e 72 anni, per scoprire se riuscivano a distinguere l'odore del loro cane da una serie di campioni in cui erano stati estratti gli odori.
A tutti i partecipanti è stato fatto annusare il contenuto di sei barattoli di vetro tra cui ve ne era solo uno con una garza in cui era stato diffuso l'odore del proprio cane. L’odore di ogni animale era stato raccolto posizionando la garza sotto un collare per un’ora. Le persone coinvolte non hanno avuto limiti di tempo per annusare e poi scegliere quello che ritenevano essere l'odore corrispondente al loro quattro zampe. Anche gli sperimentatori non erano al corrente di quale fosse il vasetto giusto per ogni pet mate.
Il risultato finale è stato che il 71,43%, ovvero quasi tre quarti del numero totale dei partecipanti, ha riconosciuto l'odore del proprio cane e ci sono alcuni aspetti che hanno contribuito a far sì che si ottenesse questo esito positivo. I cani identificati condividevano uno stile di vita non casalingo, erano lavati poco frequentemente, castrati o sterilizzati e nutriti non con cibo secco. Gli uomini hanno ottenuto più risultati positivi rispetto alle donne e in generale i più bravi sono stati i giovani.
«È molto difficile trarre conclusioni definitive sugli esiti di questo studio relativamente alle motivazioni che hanno portato al successo nel riconoscimento dell'odore – scrivono gli esperti – Nessuno studio ha ancora indagato ad oggi perché sia più facile identificare dall’odore un cane che vive all’aperto o uno che risiede all’interno come parte di una famiglia. Tuttavia, i nostri risultati indicano proprio questo».
I ricercatori hanno così ipotizzato che le persone che tengono i loro cani in casa potrebbero non percepirlo in realtà proprio perché il legame è più stretto, ovvero l'odore è così familiare da non notarlo più: l’esposizione prolungata a un odore infatti normalmente rende quell’odore più facile e non più difficile da identificare.
«Il risultato principale di questo studio è stato che le persone che vivono con un cane – concludono i ricercatori – sono in grado di identificarlo grazie all'olfatto a un livello significativo. Inoltre dove vive il cane, la sua dieta, la frequenza del bagno degli animali domestici e l’età delle persone di riferimento hanno influenzato la capacità di queste ultime nel distinguere i propri cani dagli altri. Questi risultati mostrano chiaramente che il senso olfattivo umano non è così debole come si pensava e che gli esseri umani sono in grado di identificare non solo i loro conspecifici ma anche altri mammiferi. Negli studi futuri sarebbe molto utile avere un migliore controllo su tutte le variabili per studiarne l’influenza in modo più approfondito».