«Chi adotta un cane dal canile ha un cuore grande». Questo è il messaggio del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ieri si è recato in visita al canile gattile Rifugio Vallegrande di Roma. Nei video postati sui social, Salvini dopo aver invitato all'adozione, annuncia anche la volontà della Lega di revocare la patente a chi abbandona animali in strada.
Il proposito è contenuto nel Disegno di legge sul quale il Ministro sta puntando gran parte della sua comunicazione online. Tra le novità volte a colpire duramente gli automobilisti indisciplinati, il ddl prevede anche pene severe per chi abbandona cani e gatti sul ciglio della strada.
«Stiamo lavorando per aumentare le pene a chi li maltratta e abbandona, con punizioni e multe esemplari, e il ritiro della patente per chi li lascia per strada causando incidenti – continua Salvini – Chi abbandona ha un cervello piccolo».
Nonostante i proclami e i servizi sui social, però, la Lega in questi mesi al Governo non ha introdotto reali modifiche per la situazione degli animali. Al contrario, si è configurato come il partito che più di tutti li va a colpire.
Durante la campagna elettorale dell'estate 2022 Kodami ha analizzato i programmi politici dei maggiori partiti in corsa. Tra questi, la Lega si è rivelata la forza politica con il maggior numero di proposte per gli animali, ma solo quelli d'affezione, cristallizzando la differenza di trattamento con i selvatici.
Sulla schizofrenia animalista della Lega è intervenuta anche Gabriella Caramanica, segretaria nazionale del partito Rea, che ha definito la visita in canile: «L'ennesimo teatrino mediatico a presunta tutela dei diritti animali». «Una vera e propria messinscena – si legge ancora- a nostro giudizio, per nascondere tutti i limiti di un partito contraddittorio, che si è sempre mostrato pro caccia e contro il benessere degli animali». Caramanica continua citando il caso più eclatante, quello dell'abbattimento degli orsi problematici nella Provincia autonoma di Trento, guidata dal leghista Maurizio Fugatti: «quanto sta facendo il delirante Fugatti in Trentino ne è senza dubbio la prova provata». La provincia di Trento andrà al voto tra poco, a ottobre 2023, e l'elezione del presidente uscente non è affatto scontata.
«Che dire poi delle promesse del marinaio Salvini? – continua la Segretaria di Rea – Aveva decantato tante risorse pubbliche da destinare ai canili che necessitavano di interventi migliorativi e poi? Parole al vento, che fanno il paio con il fallimento del progetto Sos animali e con gli annunci di voler inserire una norma, che preveda la revoca della patente in caso di abbandono di un animale. Tutte favolette per convincere un elettorato che ormai non ha più alcuna fiducia verso la Lega e i suoi esponenti».
Che i rappresentanti delle istituzioni si interessino alla situazione dei cani e dei canili è sempre un fatto positivo, tuttavia se questa attenzione dura il tempo di uno spot elettorale finalizzato solo ad aumentare l'engagement sui social di un partito che degli animali in realtà se ne infischia, allora sarebbe meglio tacere.