Se l’è vista proprio brutta Rocco, il meticcio rosso che è stato salvato mentre vagava da solo, sperso e spaventato cercando di schivare le auto che sfrecciavano sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno.
E solo grazie alla polizia stradale di Firenze il cane ha scampato la morte, riuscendo a ritrovare il suo pet mate che intanto lo stava cercando disperatamente.
Il salvataggio è avvenuto intorno all'ora di pranzo, quando vicino allo svincolo di Empoli Est, una pattuglia lo ha visto aggirarsi confuso e impaurito tra le auto, col rischio di venire travolto o di provocare un incidente.
Gli agenti sono subito passati all’azione: hanno prima rallentato il traffico in arrivo, quindi hanno cercato di avvicinare l’animale per tranquillizzarlo. E dopo averlo coccolato un bel po’ sono riusciti a farlo salire a bordo dell’auto e lo hanno accompagnato al canile di Empoli dove è stato possibile il suo riconoscimento, grazie alla presenza del microchip.
A quel punto è stato possibile risalire e avvertire l’umano di Rocco, tranquillizzando anche lui. Erano ore, infatti, che lo cercava con grande angoscia, dopo che il cane si era allontanato la stessa mattina senza, evidentemente, riuscire a trovare più la strada del ritorno. Ma per fortuna la storia ha avuto il suo lieto fine.
L’importanza del microchip
Secondo l’American Veterinary Medical Association i cani e i gatti dotati di microchip hanno il 21,4% in più di possibilità di tornare a casa sani e salvi. Questo già da solo, dovrebbe convincere della sua fondamentale utilità in caso di smarrimento e furto dell’animale.
Ma se questo non bastasse, è altrettanto fondamentale sapere che il microchip è obbligatorio. Se ne occupa l’Ordinanza 6 agosto del 2008 concernente le misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina che, entrata in vigore il 20 agosto di quell’anno, ha lo scopo di contrastare il fenomeno del randagismo e dell’abbandono dei cani.
In poche parole è la carta d’identità dell’esemplare e contiene tutti i suoi dati, compresi quelli che riguardano la salute, e quelli del pet mate di riferimento. È necessaria per l’iscrizione all’anagrafe canina, obbligatoria anch'essa per tutti i cuccioli nati dopo il 2004. La legge inoltre stabilisce che, senza microchip, un animale non può essere venduto, regalato o ceduto.
Per gli esemplari nati prima del 2004, la legge accetta anche il tatuaggio di riconoscimento, una forma ormai obsoleta di protezione degli animali domestici che consiste appunto in un tatuaggio numerico fatto all’interno dell’orecchio del cane collegabile ai dati forniti dal padrone e inseriti in un apposito database.