Era rimasto intrappolato in una striscia di colla topicida. A salvarlo miracolosamente ci avevano pensato delle volontarie allertate da un’operatrice scolastica. Il gattino Miele, a distanza di tre mesi dalla disavventura che lo aveva visto protagonista in una scuola di Brindisi, ha trovato una nuova casa. Ad adottarlo è stata l’attrice Loredana Cannata, rimasta impressionata prima di tutto dal suo musetto e solo in seguito dalla sua terribile vicenda.
«Ho saputo della sua storia cercando un gattino da affiancare a Pepito, il micio che avevo adottato qualche mese fa – racconta a Kodami l’attrice, recentemente impegnata a teatro con ‘Mine Vaganti’ di Ferzan Ozpetek – quando ho visto la sua foto su Facebook non sapevo ancora niente della sua storia. L’ho scoperta subito dopo e mi ha colpito molto perché immagino il trauma che ha vissuto. Nonostante questo è un gatto fiero, dolce e coraggioso. L’amore con cui è stato salvato e accudito ha fatto il suo lavoro».
Lo scorso novembre il gattino, ancora cucciolo, era rimasto incollato lungo tutto il fianco, dalla coda fino alla guancia con tutte le zampine, a una trappola topicida. Era completamente bloccato al pavimento. L’intervento delle volontarie dell’associazione Micetti di Brindisi, guidate anche dalle indicazioni del personale di soccorso, erano riuscite ad evitargli una fine crudele, causata dall’utilizzo incauto e irresponsabile di questi prodotti, purtroppo facilmente reperibili in commercio. Già a suo tempo avevamo sottolineato come le colle topicide siano da considerare assolutamente inadatte per la gestione delle infestazioni, sia per la poca selettività che le rendono dannose talvolta anche per altre specie, anche protette, sia per la crudeltà con cui raggiungono il loro scopo.
Gattino resta incollato su una trappola per topi: salvato dalle volontarie
«Queste trappole sono delle vere e proprie torture per gli animali – ha aggiunto sui social l’attrice, distintasi negli ultimi anni anche come attivista e convinta vegana – nel caso di Miele le volontarie hanno prima dovuto coprire il musetto con una coperta per non spaventarlo ulteriormente, poi con olio di mandorla hanno liberato le vie respiratorie e man mano tutto il corpo. Lo hanno salvato da morte certa e dolorosa, ridandogli la vita, accudendolo con infinito amore. Oggi Miele è un bellissimo micetto di 6 mesi, con grande appetito e voglia di giocare. Grazie a Miele ho conosciuto una realtà straordinaria, un’associazione e volontari con grande cuore e impegno».
È stata molto contenta anche Antonella Brunetti, presidente dell’associazione Micetti di Brindisi: «Miele è in ottime mani e in uno splendido cuore – ha spiegato la volontaria a Kodami – la bravissima attrice ed attivista è venuta appositamente in Puglia per adottarlo, il nostro piccolo guerriero avrà una nuova mamma e un fratello gatto. Purtroppo c'è ancora tanta disinformazione e noncuranza. Quando a questo aggiungi la scarsa sensibilità e attenzione per le creature non umane e l'ambiente allora si vedono questi fenomeni diffusi. C'è molta confusione sull'utilizzo di prodotti come queste colle topicide. Se da un lato non ne è vietata la vendita, sicuramente non bisognerebbe utilizzarle negli spazi aperti. Nel caso specifico l'episodio era avvenuto in una scuola, dove c'era libero accesso per gli animali. Bisognerebbe capirlo che abitano anche loro nel mondo. Quel giorno insieme al gattino c'era anche una povera lucertola che voleva soltanto vivere. Ma ci si poteva imbattere anche un bambino, chiunque potrebbe incappare in una di queste trappole cruente. Si tratta di metodi crudeli anche solo per l'utilizzo a cui sono destinati, cioè l'uccisione dei topi. In ogni caso rappresentano un pericolo per tutti».
Per fortuna esistono comuni dove la vendita e l'uso di trappole di questo tipo comincia ad essere vietato. A Roma alcuni mesi fa le guardie zoofile hanno eseguito controlli in diversi esercizi commerciali. La vendita e l'uso di questi prodotti sono infatti vietati nel territorio della Capitale, alla luce dei danni causati agli animali e all'ambiente. Speriamo sia un primo passo verso la piena consapevolezza sull'inutile crudeltà di determinati strumenti.