È stato un fine settimana difficile quello appena trascorso per le tartarughe marine e per il personale dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella. Tra sabato e domenica infatti è stata recuperata una tartaruga Caretta caretta, purtroppo, già morta probabilmente a causa dell'impatto con un'imbarcazione. Un'altra invece aveva una pinna strozzata da una cima ma era ancora viva: è stata quindi trasferita al Turtle Point di Portici dove verrà curata.
Incidenti con un finale diverso ma causati entrambi dall'essere umano. Tra le minacce antropiche indirette, la principale è il bycatch, cioè la cattura accidentale di animali marini con strumenti propri della pesca come reti e ami. Su questo punto l'Italia è stata recentemente oggetto di una procedura di infrazione da parte dell'Europa per non aver fatto abbastanza per limitare il fenomeno. C'è poi la questione delle reti fantasma, molto comune nei nostri mari: si tratta di reti e ami abbandonati in acqua che però continuano a ferire e uccidere la fauna marina.
La tartaruga che si è salvata è stata recuperata sabato, grazie alla segnalazione del Punta Campanella Diving che l'ha notata nel mare tra Marina Piccola e Marina Grande a Sorrento. La Caretta caretta, apparentemente in buone condizioni, in realtà aveva una pinna strozzata da una cima.
Il Diving ha contattato l'Amp Punta Campanella che, grazie alla collaborazione di pescatori sorrentini, della Capitaneria di Porto e di Domenico Sgambati, ha recuperato l'animale ferito e lo ha trasferito al Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Zoologica A.Dohrn. È una femmina adulta molto grande, circa 40kg di peso e 70cm di carapace. È stata chiamata "Campanella". «Si spera che possa recuperare la piena funzionalità della pinna», fanno sapere dall'Amp.
Di lei si stanno occupando gli esperti del Turtle Point, gli stessi che hanno restituito al mare anche Osimhen, la Caretta caretta pescata accidentalmente in una rete strascico a largo di Maiori.
La seconda tartaruga invece è stata avvistata a Marina del Cantone, già morta, e per il cui avvistamento è stato fondamentale l'aiuto dello stabilimento Mary's Beach. Contattata anche in questo caso l'Amp che ha potuto constatare il decesso, dovuto molto probabilmente al forte impatto con un'imbarcazione, viste le ferite sul carapace. Non è il primo caso, negli ultimi anni, di tartaruga ferita o uccisa dall'impatto con imbarcazioni che procedono a velocità eccessiva, un problema più volte segnalato e denunciato dall'Area Marina Protetta. Per la sfortunata Caretta caretta è stato richiesto l'intervento dell'ASL che ha trasferito l' animale presso l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno.
«La collaborazione tra cittadini, diportisti, associazioni, pescatori, enti e Capitaneria di Porto è fondamentale per la tutela di una specie molto importante per i nostri mari», concludono da Punta Campanella.