Il 21 agosto 2023, mentre alcuni operatori dell'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) stavano monitorando i GPS di alcuni esemplari sardi di Aquila di Bonelli, un individuo è stato ritrovato con delle ferite all'ala nelle vicinanze di Tula, rimanendo bloccato sopra ad un albero da cui non riusciva più a volare. Gli operatori dell'ISPRA hanno così segnalato il caso al Corpo forestale di Ozieri, in provincia di Sassari, per soccorrere l'animale e procedere a recupero.
L'aquila di Bonelli (Aquila fasciata) è una delle specie di rapaci più importanti e preziose della biodiversità italiana. A seguito del prelievo illegale delle suo uova e dei suoi pulcini, ha rischiato di estinguersi a causa del commercio illegale finanziato soprattutto da arabi e tedeschi. Fortunatamente il lavoro di diversi volontari e degli operatori del corpo forestale hanno permesso negli ultimi anni a queste aquile di ristabilirsi in alcuni territori. Fra le regioni interessate maggiormente dai diversi progetti di conservazione promossi per favorirne il recupero c'è proprio la Sardegna, isola che ospita attualmente il maggior numero di esemplari.
L'animale è stato trasportato, non senza qualche leggera difficoltà, al Centro di Recupero della Fauna Selvatica dell’agenzia Forestas di Sassari dove il veterinario Marco Muzzaddu ha visitato il rapace e lo ha preso in custodia, nel tentativo di curarlo.
Per quanto sia sconosciuto il motivo per cui l'aquila fosse in quelle condizioni, gli esperti da anni segnalano come questi animali e altre specie (fra cui le aquile reali e i grifoni) spesso finiscono vittima di incidenti per colpa dell'impatto con tralicci o pale eoliche. Urge sicuramente così sensibilizzare la cittadinanza su questi temi per diminuire l'impatto antropico che queste strutture hanno nelle campagne e nelle aree abitate da diverse specie di volatili.
Il caso di Tula permette tuttavia di confermare come il sistema di GPS utilizzato dall'ISPRA e dai volontari impegnati nella tutela della fauna funziona ed è in grado non solo di seguire gli spostamenti degli uccelli (che volando giornalmente possono compiere viaggi anche di parecchi chilometri) ma anche di segnalare il loro status di salute. È un fatto raro che rimangano immobili per molto tempo sopra un albero o nei pressi di un dirupo, quindi quando accade l'ISPRA fa scattare tutti gli allarmi di pronto soccorso per sincerarsi delle condizioni di salute degli animali. Il sistema di inanellamento GPS è attivo anche in Sicilia, dove negli ultimi decenni i bracconieri hanno tentato più volte di appropriarsi degli animali feriti, seguendone attentamente gli spostamenti.
L'anno scorso altre aquile di Bonelli sono state rilasciate in Sardegna, all'interno di un progetto di ripopolamento finanziato dal progetto Aquila A-LIFE.