Era nato da appena due giorni, era molto debole e i suoi occhi erano ancora socchiusi. Quando è stato trovato da alcuni coltivatori del Nashik in Maharashtra, uno stato dell'India Centro-occidentale, stava mangiando un po’ di zucchero perché era molto affamato. Dopo l’avvistamento, gli agricoltori hanno avvisato il dipartimento forestale della zona che, grazie al contributo della Eco Echo, una ONG indiana che tutela la fauna selvatica, è riuscito a salvare il piccolo e a portarlo in un posto sicuro. Non è la prima volta che un cucciolo di leopardo si perde tra i campi di canna da zucchero del Nashik e che viene trovato proprio durante la stagione della raccolta. Capita spesso, infatti, che le mamme leopardo scelgano queste piantagioni come rifugio per i loro neonati, dato che l’altezza delle canne rappresenta un’ottima soluzione per proteggerli dai predatori. E così è toccato a questo piccolo leopardo che, subito dopo essere stato salvato, è stato portato dal veterinario per controllare il suo stato di salute: pesava appena 600 g, aveva ancora il cordone ombelicale attaccato ma nonostante tutto era in salute
Per questo motivo, i volontari della Eco Echo hanno deciso di riportarlo vicino al luogo del ritrovamento: per vedere se la madre sarebbe tornata a recuperarlo. I volontari hanno posizionato il neonato sotto a un cestello di vimini per proteggerlo da eventuali predatori, e hanno controllato la situazione a distanza grazie a una telecamera con la speranza che la madre tornasse a prenderlo prima del calare della sera. Come testimoniano le immagini, mamma leopardo è tornata da quelle parti dopo circa un’ora e, dopo aver adocchiato il cestino, ha iniziato a ruggire per capire se ci fosse suo figlio in zona. Poco dopo si è diretta verso il paniere per spostarlo, senza accorgersi della presenza del piccolo. Grazie a quel gesto però, il cucciolo è riuscito a farsi notare dalla madre che si è subito diretta verso di lui, afferrandolo con la bocca: per i due era arrivato il momento di ricongiungersi e il piccolo, dopo tanta paura, poteva tornare finalmente dalla sua famiglia. Così i volontari hanno commentato la vicenda:
Abbiamo deciso di provare a farlo riunire con la mamma. Ci occupiamo di salvare di riabilitare tutti gli animali che troviamo. La nostra missione è preservare la natura e proteggere la biodiversità.