Delicata e importante operazione messa a segno dai Carabinieri del gruppo CITES di Salerno, che hanno sequestrato un esemplare femmina di macaco giapponese, o macaco dalla facciarossa (Macaca fuscata), detenuto illegalmente da un privato in provincia di Salerno. Il primate è stato sedato e messo in sicurezza grazie al supporto di un team veterinari esperti dell'Università Federico II, delle ASL di Napoli e Salerno e dello zoo delle Maitine. Ora è ospitato al CRAS di Napoli, dove passerà un breve periodo di quarantena, ma sarà successivamente trasferito al CRASE di Semproniano, il più grande Centro di Recupero Animali Selvatici ed Esotici in Italia.
La gabbia in cui viveva il macaco sequestrato in provincia di Salerno dai Carabinieri del gruppo CITES. Video di Rosario Balestrieri
Da dove viene il macaco
Il macaco era rinchiuso in una piccolissima gabbia larga meno di due metri e alta circa due metri e mezzo, all'interno di un cortile privato di una abitazione in campagna. L'uomo di 63 anni a cui è stato sequestrato l'animale ha dichiarato di aver ricevuto in regalo il macaco da un parente, che lo avrebbe acquistato in Germania oltre 10 anni fa. Sul posto era presente anche l'ornitologo Rosario Balestrieri, coinvolto nell'operazione per verificare la presenza di specie di avifauna protetta, fortunatamente non riscontrata.
Si tratta di una specie la cui detenzione è ovviamente illegale e permessa solamente in casi e condizioni particolarissime regolate dalla CITES, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. In questo caso non era presente alcun tipo di documentazione.
Primati dalla spiccata intelligenza
I macachi giapponesi vivono esclusivamente tra le montagne dell'arcipelago nipponico, dove si sono guadagnati il soprannome di "scimmia delle nevi", poiché sono i primati non umani a spingersi più a nord e ad altitudini più elevate tra tutti. Sono diventati noti un po' in tutto il mondo per la loro singolare abitudine di farsi il bagno nelle sorgenti termali calde di Jigokudani a Nagano.
Inoltre sono tra le specie di primati più studiate per la loro spiccata socialità e intelligenza. In un esperimento piuttosto famoso i ricercatori che studiano questa specie sull'isola di Koshima hanno lasciato delle patate dolci sulla spiaggia a disposizione dei primati per studiarne il comportamento. Improvvisamente una femmina di nome Imo ha iniziato lavare le patate con l'acqua del fiume, invece che pulirle con le mani come stavano facendo gli altri, ma c'è di più. Successivamente ha iniziato a immergerle nell'acqua del mare per salarle e renderle più gustose.
Questo e altri nuovi comportamenti si diffusero rapidamente in tutta la colonia, e in pochissimo tempo tutti i macachi hanno iniziato a lavare il cibo proprio come fece inizialmente Imo. Questo è uno dei più classici e famosi esempi di trasmissione culturale nel mondo animale.