Può capitare di fare confusione tra salamandre, rane e rospi: per via della loro differenza morfologica, infatti, questi animali vengono visti come distanti, quando, in realtà, appartengono tutti alla classe degli anfibi e hanno adattamenti comuni che li rendono adatti a vivere in ambienti acquatici o terrestri e umidi.
A volte, le salamandre, per via della loro forma simile ad una lucertola, sono scambiate per rettili, ma presentano una pelle liscia, sottile e ricoperta di muco, proprio come le rane. Rane e rospi, invece, per via della loro morfologia simile, sono spesso associati e confusi tra loro, anche se esistono delle differenze che permettono di distinguerli.
Chi è la salamandra?
Le salamandre sono anfibi dal corpo allungato, simile a quello delle lucertole, con zampe corte e una coda sviluppata. Fanno, infatti, parte dell’ordine dei Caudata (letteralmente “con la coda”) insieme ai tritoni e sono distribuite principalmente nell'emisfero settentrionale. Hanno una pelle liscia e umida, spesso vivacemente colorata e alcune specie presentano disegni e macchie che servono a scoraggiare i predatori, indicando la loro possibile tossicità.
Alcune salamandre sono note per la loro capacità di rigenerare parti del corpo, come arti e coda, un'abilità che le rende un soggetto di grande interesse per la ricerca scientifica. Questi anfibi trascorrono parte del loro ciclo vitale in acqua, specialmente durante la fase larvale, per poi spostarsi sulla terraferma da adulti. Alcune specie, tuttavia, rimangono completamente acquatiche per tutta la vita.
Chi sono rane e rospi?
Le rane e i rospi appartengono, invece, insieme alle raganelle, all'ordine degli Anuri (“senza coda”), il più numeroso di tutti gli anfibi moderni, che comprende circa 7600 specie. Sebbene, quindi, rane e rospi siano strettamente correlati, presentano alcune differenze che ci permettono di distinguerli.
Le rane generalmente hanno la pelle liscia e sono spesso strettamente associate ad ambienti acquatici. Possiedono, inoltre, zampe posteriori lunghe e muscolose, adattate al salto, e sono famose per il loro gracidare, usato principalmente durante la stagione riproduttiva per attirare i partner.
I rospi, invece, hanno una pelle più ruvida e ricoperta da verruche, le zampe posteriori sono meno adatte al salto, rendendoli più abili nel camminare o strisciare. Tendono a vivere sempre in ambienti umidi ma non strettamente acquatici, dove tornano solo per riprodursi. Infatti, nonostante queste differenze, sia le rane che i rospi depongono le uova in acqua, dove le larve, conosciute come girini, si sviluppano prima di subire una metamorfosi che le trasforma in adulti.
Cosa hanno in comune
Nonostante le loro differenze, salamandre, rane e rospi condividono molte caratteristiche che li accomunano come anfibi. Innanzitutto, tutti e tre hanno una pelle permeabile che permette loro di assorbire l’ossigeno direttamente dall'ambiente, compensando il lavoro dei loro polmoni semplici e quasi "rudimentali".
Questa permeabilità cutanea, tuttavia, li costringe a vivere in ambienti umidi, dove possono mantenere la pelle idratata per continuare gli scambi gassosi, e li rende particolarmente sensibili alle condizioni ambientali e agli effetti degli inquinanti.
Un'altra caratteristica comune è la metamorfosi, un processo attraverso il quale gli anfibi passano da una fase larvale acquatica a una fase adulta terrestre: durante questa trasformazione, gli animali subiscono significativi cambiamenti anatomici e fisiologici, come lo sviluppo dei polmoni e la comparsa delle zampe. Anche se, va detto che alcune salamandre non vanno incontro a questo processo.
Infine, gli anfibi svolgono un ruolo ecologico cruciale negli ecosistemi in cui vivono: sono predatori di insetti e altri piccoli invertebrati, contribuendo al controllo delle popolazioni di queste specie e, inoltre, fungono a loro volta da prede per una varietà di animali più grandi.