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13 Settembre 2024
16:51

Sai che alcuni gatti hanno i baffi anche dietro le zampe?

Le vibrisse del gatto, sia quelle sul muso che quelle dietro le zampe, sono strumenti fondamentali attraverso cui l’animale percepisce l’ambiente. Non sono semplici baffi, ma veri e propri organi tattili necessari per il benessere del nostro amico felino.

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Sai che alcuni gatti hanno i "baffi" anche dietro le zampe? Fai attenzione la prossima volta che vedi un micio passare: quei peli più lunghi che noti sulle zampe anteriori sono gli stessi che trovi anche sul msuo. Questi baffi, detti vibrisse, non hanno un valore estetico ma svolgono importanti funzioni: aiutano l'animale a orientarsi, a mantenersi in equilibrio, a cacciare e persino a comunicare con l'ambiente circostante.

Le vibrisse non sono semplici baffi. Questi peli sono organi sensoriali altamente specializzati, capaci di fornire al gatto una vasta gamma di informazioni riguardanti lo spazio in cui si muove. Non si trovano solo sul muso, ma anche in altre zone strategiche del corpo, come sopra gli occhi, sotto il mento e, per l'appunto, dietro le zampe anteriori. Ogni vibrissa ha una funzione precisa e permette al gatto di percepire chiaramente l'ambiente che lo circonda in qualsiasi condizione.

Perché alcuni gatti hanno i baffi dietro le zampe?

Siamo abituati a pensare alle vibrisse del gatto come se fossero i "baffi" posizionati solo ai lati del muso. Alcune persone arrivano addirittura a tagliarle, pensando che si tratti di un semplice elemento estetico, come la barba o i baffi negli esseri umani. Nulla di più sbagliato! Le vibrisse non sono un ornamento, ma un organo essenziale per la sopravvivenza del gatto. Non sorprende, quindi, che si trovino anche in altre parti del corpo, come le zampe.

Le vibrisse posizionate in questa zona svolgono una funzione fondamentale per la caccia. Si originano da bulbi piliferi situati più in profondità rispetto agli altri peli del corpo e sono collocate in una zona estremamente innervata. Questo permette al gatto di ricevere segnali precisi da ogni piccolo movimento o spostamento d'aria. Quando la vibrissa si muove, genera un avvallamento nel derma, il quale invia immediatamente un segnale sensoriale al sistema nervoso centrale. In questo modo, il gatto riesce a rilevare ogni piccolo spostamento della preda che sta cercando di catturare, anche se non la vede direttamente.

A cosa servono le vibrisse?

Le vibrisse sono molto più che semplici baffi. Si tratta di recettori tattili costituiti da una base e da uno stelo cilindrico con una punta affilata. Rappresentano uno dei "superpoteri" del gatto, poiché gli permettono di percepire tutto ciò che avviene intorno a lui. La loro funzione è paragonabile a quella di un radar che cattura informazioni. Sono particolarmente sensibili alle correnti d'aria, anche le più impercettibili, e forniscono al gatto indicazioni preziose su ciò che lo circonda.

Questi peli però non si limitano a captare movimenti d’aria, ma aiutano il gatto a distinguere forme, dimensioni e la consistenza degli oggetti che tocca. In questo modo, il micio riesce a muoversi agilmente anche in spazi ristretti o scarsamente illuminati, arrampicandosi o esplorando al buio con una sicurezza impressionante. Le vibrisse aiutano anche il gatto a mantenere l'equilibrio e a orientarsi nei suoi movimenti più acrobatici.

Ma le vibrisse rivelano anche molto dello stato d'animo del gatto. Se sono orientate in avanti, il felino è curioso e sta esplorando; se sono piegate all'indietro, invece, è all'erta e pronto ad affrontare un possibile pericolo o a cacciare. Quando le vibrisse si incurvano ad arco, il gatto è rilassato e si sente tranquillo. Se sono dritti possono essere un segno di dolore.

Perché non devi tagliarle

Le vibrisse non devono mai essere tagliate. Anche se non sanguinano quando vengono tagliate, il problema principale non è fisico, ma funzionale. Senza vibrisse, il gatto perde uno dei suoi principali sensi, rendendo i suoi movimenti incerti e, in alcuni casi, provocando paura o insicurezza. È come se a una persona venisse tolta la vista: il felino non riuscirebbe più a muoversi con la stessa destrezza e consapevolezza dello spazio intorno a sé.

Le vibrisse crescono e si rinnovano come gli altri peli del corpo, quindi è normale che possano cadere durante il loro ciclo naturale di vita, ed è proprio in modo naturale che deve avvenire questo processo fisiologico. Ciò che è importante evitare è tagliarle volontariamente, poiché farlo comprometterebbe seriamente la capacità del gatto di esplorare e interagire con il mondo che lo circonda.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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