In seguito alla morte del runner Andrea Papi a Caldes, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha incontrato questa mattina il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Abbattimenti, spray anti-aggressione e un piano di trasferimento di massa degli orsi dal Trentino, sono alcune delle misure emerse dal vertice tenutosi al Ministero, dove erano presenti anche il presidente di ISPRA, Stefano Laporta, il dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile, foreste e fauna della Provincia, Raffaele De Col e l'Assessore provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli.
Andrea Papi era stato trovato morto in Val di Sole, in Trentino, la notte tra il 5 e 6 aprile 2023. I risultati dell'autopsia condotta sul corpo del giovane hanno evidenziato che si è trattato purtroppo dell'attacco di un orso, il primo a causare la morte di una persona in Italia. In seguito a questa tragedia, il Ministro ha perciò confermato la piena collaborazione del MASE e ha raccomandato al presidente Fugatti la massima condivisione con ISPRA sulle procedure che porteranno all'individuazione dei soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l'uomo e già responsabili di atteggiamenti aggressivi, nei confronti dei quali il presidente della Provincia autonoma avrà la facoltà di adottare misure estreme come l'abbattimento.
Il presidente Fugatti ha espresso soddisfazione per l'esito dell’incontro, evidenziando come oltre all'abbattimento dell'esemplare che ha attaccato e ucciso Andrea Papi di Caldes (la cui identità sarà svelata dalle analisi genetiche), ISPRA ha annunciato il proprio parere favorevole anche rispetto agli orsi che in passato hanno provocato il ferimento di escursionisti. «Ringraziamo il ministro Pichetto per la sensibilità dimostrata rispetto a questa problematica – ha detto il presidente della Provincia – con l'auspicio che questo percorso di collaborazione possa avere sviluppi positivi per l'intera comunità trentina, oggi ferita e arrabbiata per la morte di un giovane di 26 anni».
Al termine dell'incontro, inoltre, si è stabilito di istituire un tavolo di confronto tecnico tra tutte le parti (il ministro Pichetto sarà rappresentato in delega dal sottosegretario Claudio Barbaro) al fine di valutare in tempi rapidi ogni azione utile a proseguire l'originario progetto di reintroduzione dell'orso nell'arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate. Tra le possibili soluzioni prese in considerazione, inoltre, c'è anche quella di mettere a punto un piano di trasferimento degli orsi affinché venga mantenuto un numero di soggetti sostenibili per il territorio trentino.
Alla riunione, inoltre, è stata presa in considerazione anche la possibilità di dotare gli operatori di pubblica sicurezza di dispositivi di difesa come gli spray anti-aggressione, misura già adottata in altre realtà internazionali. Su questo aspetto, secondo il Ministero, non ci sono criticità da un punto di vista ambientale e lo stesso ministro Pichetto Fratin si è detto disponibile a farsi portavoce da subito di questa richiesta con il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, competente per materia.