Due preziosi frammenti ossei dello scheletro di un dinosauro vissuto oltre 100 milioni di anni fa sono stati rubati nel corso della mostra “Lost Hangar, dinosauri svelati”, inaugurata poco più di un mese fa nell’area fieristica di Padova.
La scoperta è stata fatta dal personale della mostra durante l’ispezione di routine effettuata all’orario di chiusura, qualche giorno fa. A sparire le falangi delle due dita dell’arto superiore destro di uno scheletro di Psittacosaurus, noto anche come “pappagallo rettile”. Le ossa sono state staccate dall’arto, sganciate e asportate dal supporto metallico, un furto avvenuto durante l’orario di apertura e sotto gli sguardi degli altri visitatori della mostra, degli steward e delle guide presenti all’interno dell’esposizione, che si sviluppa su 5.500 metri quadrati.
L’ipotesi dell’organizzazione è che si sia trattato di una bravata, magari di qualcuno che ha agito in gruppo per “schermare” il furto e portarsi a casa un souvenir senza rendersi conto della gravità del gesto. Il furto è stato denunciato ai carabinieri di Padova, che hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza nella speranza di individuare i responsabili e risalire ai reperti.
«Le falangi dello Psittacosaurus erano di un reperto originale e quindi di un certo valore che preferiamo non specificare – hanno fatto sapere da Venice Exhibition Srl, che ha organizzato la mostra – Questo per noi rappresenta davvero un brutto gesto, che arriva proprio quando la mostra sta riscuotendo un grande successo di pubblico, non solo famiglie, ma anche giovani, coppie, oltre a visitatori specialisti del settore, come paleontologi, geologi ed archeologi, e a studenti universitari».
Lo Psittacosaurus è un dinosauro erbivoro tra i più diffusi nel Cretacico, e la maggioranza dei suoi resti fossili provengono da quasi tutta l’Asia. Molto veloce degli spostamenti grazie alle lunghe zampe posteriori, era dotato anche di quattro lunghe dita adatte ad afferrare facilmente i rami e le foglie di cui si nutriva. Il nome – tratto dalla parola greca “psìttacos”, che significa "pappagallo" – deriva dalla forma della testa, dotata di una sorta di becco corneo simile appunto a quello di un pappagallo.