Un milione di api sono state rubate in una sola notte a Sardigliano, in provincia di Alessandria. A denunciare l'accaduto è Sergio Quagliozzi, titolare dell'azienda che ha subito il furto, il quale ha lanciato un appello: «Se qualcuno ha notato qualcosa si faccia avanti».
Quagliozzi è anche maresciallo a Novi Ligure e presidente della sezione locale dell'Associazione nazionale carabinieri e si è fatto un'idea ben precisa di quello che è successo alle sua quaranta arnie svuotate in una sola notte: «Solo un apicoltore è in grado di compiere una operazione del genere». A causare un danno economico all'azienda di circa 10mila euro sarebbero quindi stati dei professionisti del furto, ma anche del mondo dell'apicoltura.
I ladri, infatti, invece di portare via le arnie, tutte dotate di Gps proprio per prevenire i furti, hanno scelto di trasferire le api in altre arnie in loro possesso. Una operazione che per conoscenza e manualità può essere condotta solo da esperti del settore.
I ladri hanno agito conoscendo bene la struttura di un'arnia: hanno prima aperto le cassette, poi rimosso i coprifavi e infine i telai su cui erano adagiate le api.
L’ape è un insetto appartenente all’ordine degli imenotteri (come le vespe e le formiche), della famiglia Apidae. Ne esistono molte specie ma la più diffusa in Italia e nel mondo è l'ape europea (Apis mellifera), a cui appartengono numerose sottospecie come quella italiana (Apis mellifera ligustica), molto apprezzata in tutto il mondo e soprattutto allevata per la produzione di miele.
Anche se l'uomo tende a pensare all'ape come un fastidioso vicino durante le giornate estive all'aria aperta, oppure come ingranaggio dell'industria agroalimentare, il ruolo di questo insetto all’interno degli ecosistemi è fondamentale. Tuttavia come molti impollinatori rischia di scomparire a causa dell’intervento umano sull’ambiente.
La sopravvivenza dell'ape è messa in pericolo dall'abuso di pesticidi, dalla perdita di habitat, dalle monocolture, ma anche dall'arrivo in Europa di specie alloctone. Le api nostrane hanno imparato a difendersi dai calabroni locali ma poco possono contro i pericolosi concorrenti che arrivano dall'Asia o dall'Africa.
Per pensare a nuove forme di tutela il Senato ha organizzato il convegno "Tuteliamo le api, costruiamo il futuro. Idee e proposte per il settore". All'evento, voluto dalla vicepresidente del Senato, Paola Taverna e dalla senatrice Giulia Lupo, hanno dato il loro contributo politici come Valerio Novelli, presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio e primo firmatario della proposta di legge regionale a tutela delle api e del settore apicolo, Giovanni Formato responsabile del laboratorio di apicoltura dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana.