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30 Ottobre 2023
12:31

Rottweiler precipitato dal terzo piano a Roma, polemiche sui soccorsi: «Cody agonizzante per quasi un’ora»

Molti testimoni, e la stessa famiglia di riferimento del cane, hanno fatto notare che l'animale non è morto sul colpo, ma non è stato possibile soccorrerlo. La giovane donna colpita, intanto, sta meglio.

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rottweiler

Precipitato dalla finestra di un palazzo di via Frattina, pieno centro di Roma, perché stava inseguendo un gatto sul davanzale della finestra, perché si è spaventato per un forte rumore (“spari”, ha sostenuto qualcuno, versione immediatamente smentita dai Carabinieri), perché si è sbilanciato. A tre giorni dall’incidente in cui è morto Cody, Rottweiler di poco più di un anno, ed è rimasta ferita una giovane donna incinta che il cane ha colpito nella caduta, le ipotesi sulla dinamica dell’incidente si moltiplicano, alcune del tutto prive di fondamento.

L’ultima parola è dei Carabinieri, che stanno indagando sull’accaduto, e arrivano notizia confortanti anche dall’Umberto I, dove la giovane donna è stata portata venerdì pomeriggio dopo l’incidente: le sua condizioni sono in miglioramento, e il bambino che aspetta non è in pericolo. Ciò che è certo a oggi è che Cody non è morto sul colpo, ma è rimasto sul selciato, agonizzante, per quasi un’ora prima di spirare.

Le testimonianze delle persone presenti in via Frattina al momento dell’incidente, e dell’umana di riferimento del cane, confermano che i soccorsi non sono mai arrivati, e che nessuno ha dato supporto per aiutare Cody: «Ci è stato impedito di spostarlo – ha detto a Fanpage.it il compagno della pet mate di Cody – dicendoci che un'ambulanza veterinaria era già per strada scortata da una macchina dei vigili e che sarebbe arrivata in pochi minuti. Mi sono detto va bene, farà sicuramente prima di me, aspettarla è la scelta migliore».

Da capire, inoltre, che cosa verrà contestato all’umana di riferimento di Cody, che ai carabinieri ha spiegato che quando il cane è caduto dalla finestra era in bagno. L’incidente si sarebbe insomma verificato in pochi minuti, e il cane non sarebbe stato solo a casa. Su questo, però, i carabinieri vogliono fare chiarezza. È comunque altamente probabile – come spiegato a Kodami dall'avvocato Salvatore Cappai, che venga accusata di lesioni. Ogni fattispecie è diversa, e saranno i giudici a valutare se ci sono effettivamente responsabilità in capo alla donna con cui viveva il cane, ma esistono delle norme che si applicano in caso analoghi.

«In via generale – ha spiegato l'esperto – quando un animale causa lesioni a una persona si aprono diversi scenari sia in ambito civile che penale. Per quanto riguarda la materia civilistica, l’articolo 2052 del Codice Civile è molto chiaro: chi è responsabile del cane risponde dei danni causati dall'animale, anche in caso questi venga smarrito o perduto, salvo caso fortuito». Occorrerà dunque capire se in questo caso si sia verificato un fatto esterno imprevedibile che abbia scatenato la reazione del cane.

Ci sono poi le responsabilità di natura penale: «Il pet mate risponde anche delle lesioni personali colpose [provocate senza volontarietà n.d.r.], similmente a quanto accade quando si investe una persona senza volere. Anche qui, va sempre valutata la presenza quantomeno di una colpa», conclude l'avvocato.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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