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Rottweiler, l’antico molosso da conoscere oltre gli stereotipi

  • Origine: Germania
  • Standard: Gruppo 2: cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri – Sez 2.1 Molossoidi di tipo mastino
  • Taglia: Grande
  • Altezza: 56-63 cm. per le femmine e 61-68 cm. per i maschi
  • Peso: Varia dai 42 kg. per le femmine ai 50 kg. per i maschi
  • Pelo: Pelo corto e compatto con sottopelo, di colore nero focato
  • Vita media: 10 anni
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Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Rottweiler è una delle razze più antiche del mondo. Fa parte della famiglia dei molossoidi, insieme a cani come l’Alano, il Boxer o il San Bernardo, accomunati da un fisico massiccio, testa grande e muso non troppo lungo, con mandibole potenti. I progenitori del Rottweiler furono allevati dagli antichi romani: erano mastini, dal latino mansuetinus ovvero “mansueto, addomesticato”. Venivano usati per proteggere le domus – le antiche abitazioni dei romani – e per combattere nelle arene contro leoni, tigri.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica1
  • Giocosità2
  • Ricerca2
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città2
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde2

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione3

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica2
  • Somestesica2
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa2
  • Predatoria2
  • Sillegica3
  • Esplorativa2
  • Di ricerca2
  • Cinestesica0
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani
Rottweiler

Di lui si leggono le cose più disparate, da “Il cane ideale per i bambini”, “Un perfetto guardiano” e “Il cane per tutti” fino a “Non prendete mai un Rottweiler!”. Su Google una delle domande più cercate è invece: “Perché i Rottweiler impazziscono?". Qual è la verità? Come al solito non ne esiste solo una: il Rottweiler è semplicemente un cane, con ottime doti e carattere, che va compreso e amato in ogni sua sfaccettatura. Sfatare dunque i luoghi comuni e conoscere davvero le sue motivazioni, la sua personalità e tutte le sfumature del suo carattere è fondamentale per iniziare un percorso di vita insieme a questo cane dalla storia antica. In ambito scientifico non esistono studi comportamentali sufficienti per dire che certe razze di per sé sono più aggressive di altre. Addirittura ci sono ricerche, come quella pubblicata nel 2008 dall’Università della Pennsylvania, secondo cui sarebbero le razze di taglia piccola, come Chihuahua e Bassotti, le più propense a mordere l’uomo. Ovvio, non prendiamoci in giro: tra il morso di un Chihuahua e quello di un Rottweiler c’è una “sottile differenza”.

Abbiamo fatto questa premessa per dirvi che, prima di classificare una razza come “cattiva” dovremmo andare oltre i titoli dei giornali e i post sui social e imparare ad andare a fondo. È quello che faremo noi adesso per farvi conoscere meglio il Rottweiler, partendo dalle sue origini.

Origine: Germania

Standard: N° 147/ 24.07.2018 Gruppo 2: cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri – Sez 2.1 Molossoidi di tipo mastino

Aspetto: Taglia grande, con corpo possente e muscoloso.
Le dimensioni sono di altezza cm. 61-68 per i maschi e cm. 56-63 per le femmine, il peso varia dai 42 kg. per le femmine ai 50 kg. per i maschi. Il pelo è corto e compatto con sottopelo, di colore nero focato

Motivazioni: Collaborativa, sillegica, protettiva, possessiva, territoriale, competitiva, affiliativa

Amante di: Attività da svolgere insieme a voi, “fare la guardia”, passare il tempo insieme alla famiglia umana

Alimentazione, cura e mantenimento: È un cane robusto generalmente di buona salute.
Avendo uno sviluppo notevole durante la crescita, è importantissimo dare molta attenzione all'alimentazione che deve essere bilanciata e completa. Inoltre, come per tutti i cani di grossa taglia, è necessario un attento controllo veterinario durante la crescita per scongiurare eventuali patologie articolari (displasia dell'anca e del gomito)

Origine e storia

Come tutti i molossi attuali, anche il Rottweiler ha origine antichissime, risalenti ai tempi degli antichi Romani che partirono alla conquista dell'Europa accompagnati dai loro fedeli e possenti mastini. Animali utilizzati in principio come cani da guerra, combattimento e difesa delle dimore. Il nome mastino deriva proprio da “mansuetos”, ovvero addomesticato. La razza era così prestigiosa che nel 74 a.C. fu scelta dai legionari che dovevano conquistare i territori germanici, per sorvegliare il loro bestiame. Quando arrivarono nel sud della Germania dove oggi sorge la città di Rottweil – che significa “Villa rossa” dal colore rosso degli edifici costruiti dai romani – i cani dei legionari iniziarono a incrociarsi con le razze locali. Piccola curiosità: il simbolo di questa città tedesca è proprio il Rottweiler, rappresentato con diverse statue che si possono incontrare per le vie del centro.

Giunti in Germania, nella cittadina di Rottweil, in seguito allo sviluppo di agricoltura ed allevamento, i molossi romani furono ben presto impiegati per condurre e difendere le mandrie e a guardia delle macellerie (venivano chiamati anche “Metzgerhund”, ovvero cane dei macellai). La loro capacità di difendere così bene ogni cosa che gli era affidata li rese ideali anche come trasportatori e custodi di denaro proveniente dai commerci. Probabilmente in questo periodo il Rottweiler venne incrociato con alcuni cani da pastore, per incrementare le sue peculiarità.

Dal Medioevo in poi, i discendenti dei cani romani furono chiamati "Rottweiler Metzgerhund", cioè "cani dei macellai di Rottweil" perché ai macellai della zona serviva un cane forte ma fedele, per proteggere le mandrie durante i loro viaggi commerciali all’estero. Scelsero il Rottweiler, a cui affidavano perfino i ricavi delle loro vendite: pare che il denaro, chiuso dentro ai sacchetti, venisse fissato sul dorso dei cani, dove nessuno avrebbe osato rubarlo… se ci teneva alle proprie mani.

Con l'avvento dell'era moderna e il progressivo sviluppo industriale, il Rottweiler perse quasi totalmente il suo compito e conseguentemente la sua popolarità, rischiando così di scomparire agli inizi del Novecento, quando fu emanata una legge che vietava ai cani di spostarsi lungo le strade principali insieme al bestiame. Ma il momento di crisi non durò molto, perché la polizia tedesca iniziò a impiegare i Rott come cani poliziotto. Da poliziotto a soldato il passo fu breve: durante tutte e due le Guerre Mondiali questi cani furono preziosi come portaordini e per la ricerca dei feriti. Sempre in Germania, nel 1921, gli appassionati della razza si riunirono: nacque così la ADRK, o in italiano “Federazione generale dei Rottweiler club tedeschi”, che esiste ancora oggi. Dieci anni dopo il Rottweiler fu riconosciuto anche dall’ente di cinofilia americano, mentre per un ritorno alle origini, si è dovuto aspettare fino al 1939, quando i primi 8 Rottweiler furono registrati in Italia.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Il Rottweiler è un molosso, perciò come ricordiamo, discendente dei poderosi cani da guerra e da difesa degli antichi popoli. Perciò, parlando di motivazioni, senz'altro le prime che ci vengono in mente sono quelle possessiva e territoriale: il Rottweiler è un cane nato per fare la guardia e proteggere chiunque sia parte della sua famiglia. Poco importa se si tratta di un appartamento, un giardino o un'area cani: lo spazio che occupa è suo, l'umano che affianca è suo ed ogni sorta di oggetto a distanza di qualche metro da lui è suo. A tal proposito, un noto allevatore di molossi, Raymond Triquet, negli anni '60 definì il nostro Rott “come quelle armi che si mostrano per non doversene servire”. Naturalmente si tratta di una considerazione che risale al secolo scorso, ora sappiamo bene quanto il Rottweiler sia molto più di questo.

Per questo bisogna sempre prestare molta attenzione quando si è in compagnia di un Rottweiler: bisogna essere bravi e pronti a cogliere ogni minimo cambiamento di postura ed espressione e spiegargli che non deve preoccuparsi di difendere tutto quello che ha intorno perché ci pensate voi. Vedrete che costruendo una buona relazione, il Rottweiler fortunatamente accetterà di buon grado, grazie alla sua motivazione collaborativa. Proprio il suo desiderio di fare le cose insieme al suo compagno umano sarà d'aiuto anche quando si decide di fare attività insieme, ad esempio ricerca olfattiva o giochi di attivazione mentale, ai quali il Rottweiler si applicherà con piacere, mettendo magari in atto anche la motivazione sillegica, raccogliendo e portando tutti gli oggetti ritrovati in un punto al sicuro. Ma facciamo attenzione, però: non dobbiamo mai sottrarre al Rottweiler oggetti o risorse senza una gestione adeguata della situazione per via del suo temperamento. Le motivazioni possessiva e competitiva sono fortissime e lui non esiterà a metterle in pratica con indicazioni chiare e forti, che il più delle volte consistono nell'afferrare con i suoi possenti denti il braccio dell'incauto umano, rischiando di sfociare anche in un bel morso profondo. Qualora accadesse una cosa del genere, bisogna comprendere il contesto e valutare in che situazione sia avvenuto un comportamento del genere, senza colpevolizzare il Rottweiler: è la sua natura e siamo noi che abbiamo il doveroso compito di conoscere a fondo i suoi comportamenti per poter vivere sereni e in totale fiducia. La potenza fisica di questo cane non deve mai essere sottovalutata e bisogna guardarsi dall'illusione di gestirlo con violenza e sopraffazione. È proprio per questo che molti magnifici Rottweiler sono in canile, è un cane che ha bisogno di chiarezza e fiducia.

Non dimentichiamo poi la motivazione affiliativa, altissima: adora letteralmente stare con voi e vivere a stretto contatto persino con la vostra cerchia di conoscenze intime, a patto che siate sempre stati attenti ad una buona socializzazione. Questo implica una grandissima sensibilità e un affetto che solo un cane come il Rottweiler, se ben rispettato, può darvi.

Aspetto fisico

Il Rottweiler è un cane di taglia grande, dal corpo robusto e muscoloso, senza però essere tozzo, anzi possiede una notevole agilità. Le dimensioni ideali variano dal sesso: i maschi hanno un'altezza  che va da cm. 61-68 per circa 50 kg. di peso, le femmine variano da cm. 56 a 63 per le femmine, con un peso di circa 42 kg.  La caratteristica testa è forte e di forma squadrata, con mascella possente, occhi color caffè scuro e orecchie ampie ripiegate ai lati della fronte. Le zampe sono muscolose e ben erette, la coda lunga che prosegue la linea del dorso, portata alta e un po' curvata quando il cane è in movimento.  Il pelo è fitto e piuttosto corto con un bel sottopelo compatto, colore nero con focature sul muso, sul petto, sulle zampe, sopra gli occhi e alla radice della coda.

Cura e salute

Il Rottweiler è un cane generalmente robusto ma, come tutti i cani di razza, può essere soggetto ad alcune patologie. Uno dei disturbi a cui bisogna prestare particolare attenzione è senz'altro la torsione gastrica: una grave patologia che colpisce in particolar modo i cani di taglia grande che consiste nella dilatazione e “strozzamento” dello stomaco. Se presa in tempo, può essere risolta, in altri casi purtroppo si rivela letale. Il modo per evitarla è quello di distribuire in modo equilibrato i pasti durante la giornata ed evitare l'eccessivo movimento prima e soprattutto dopo aver mangiato.

Un'altra patologia che si riscontra nel Rottweiler è la displasia dell'anca o del gomito, entrambe malformazioni articolari che possono essere di natura genetica o traumatica. Per evitare di incorrere in questa dolorosa situazione, è importantissimo rivolgersi ad allevatori esperti che selezioneranno cuccioli esenti da tali patologie. Nel Rottweiler si riscontra spesso la triste comparsa di tumori, il più frequente è l'osteosarcoma, un cancro che colpisce le ossa. Si può comunque ricorrere all'uso di terapie in modo da aiutare il cane a stare meglio e migliorare la sua aspettativa di vita.

Cosa fare insieme a un Rottweiler

Il Rottweiler è un cane che può dare molte soddisfazioni, se si impara a capire quali sono le sue esigenze e i suoi gusti in fatto di come “godersi la vita”. Da buon molosso non sente il desiderio impellente di correre e perdersi nelle campagne e nei boschi. E’ comunque un buon camminatore e fare lunghe passeggiate fianco a fianco sarà davvero un'esperienza meravigliosa e piacevole. Il Rottweiler non tende ad allontanarsi, sarà la vostra fedele ombra ovunque andiate.

Il Rottweiler adora anche fare attività insieme ai suoi umani: si mostrerà bravissimo nella ricerca olfattiva, a cui si dedicherà con attenzione e nei giochi di attivazione mentale, che metteranno alla prova le sue spiccate doti di apprendimento. Sarà davvero una gioia vedere quel buffo e grande muso soddisfatto di aver “scovato” il bocconcino.

Da non dimenticare che soffre molto la solitudine: sarà felice di accompagnarvi nella vostra vita quotidiana, a patto di trovare la giusta situazione. Non è certo un cane da passeggiata in centro o da aperitivo. Anzi, messo in certe situazioni potrebbe sentirsi frustrato, dimostrando comportamenti di diffidenza e talvolta reattivi. Se proprio volete portarlo con voi all'aperitivo, avvertite i camerieri di non avvicinarsi troppo al vostro tavolo se non siete certi che il vostro Rottweiler abbia capito che vengono in amicizia. Altrimenti lasciatelo a casa e dedicate un po' di tempo solamente a lui.

Relazione e contesto ideale

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Il Rottweiler è sicuramente un ottimo esempio di fedele compagno e guardia del corpo: il suo istinto da molosso lo porta a controllare sempre quello che succede intorno a lui e al suo preziosissimo umano. Questo è un aspetto molto importante da cui partire se si decide di vivere con un Rottweiler. Ama tantissimo stare in compagnia della famiglia, soprattutto dell'umano a cui farà maggiore riferimento. Perciò è un cane che sta bene in casa, circondato da tutto il suo gruppo affiliativo. Non commettiamo mai l'errore di relegarlo in giardino: sarebbe un terribile isolamento e lo renderebbe estremamente protettivo al punto da non fare entrare più nessuno in quello che potrebbe essere in realtà solo un “piccolo e triste pezzettino di prato”.

Avere a fianco questo gladiatore può essere davvero motivo di grandi soddisfazioni, a patto che si imposti sin da subito una corretta gestione basata sulla coerenza, sul rispetto e la fiducia reciproca. Con un Rottweiler non è ammesso essere superficiali e disattenti: siete voi che avete il dovere di insegnargli alcune regole familiari e chiarire bene i ruoli. Se riuscirete nell'intento e gli dedicherete tempo e amore, potrete godere di un cane forte ma altrettanto allegro e divertente.

Particolare attenzione se avete figli: il Rottweiler è un cane molto sensibile e davvero dolce con i piccoli umani ma bisogna insegnare ai bambini a non sottrarre mai risorse dalle zampe (o peggio) dalla bocca del cane, potrebbe veramente rivelarsi pericoloso. Il Rottweiler reagisce a questi irrispettosi gesti dapprima con un profondo ringhio e poi, se non ascoltato, con la bocca e il suo morso può essere davvero devastante. Tanti, troppi Rott sono finiti in canile per un’ingiustificata e stupida mancanza di attenzione da parte degli esseri umani.

Questo gigante buono ha bisogno di amore, pazienza, conoscenza e dedizione. Se siete in grado di donargli tutto questo sarete compagni perfetti.

Una giornata con un Rottweiler

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Sono le 7 e suona la sveglia: apri gli occhi e percepisci una montagna di muscoli e pelo che ronfa placidamente di fianco a te: il tuo Rottweiler dorme ancora e ha bisogno di essere svegliato con delicate carezze. Vi alzate e andate entrambi in cucina, caffè per te, biscotto per lui e via a prepararsi per la passeggiata. Vi piace uscire presto perché la città è ancora silenziosa e riuscite a godervi una piacevole camminata, lenta, con fermate per annusare tutti gli odori interessanti. Evitate il parco e gli altri cani: a lui non stanno tutti così simpatici e soprattutto non è facile che capiscano quando devono stare alla larga.

Tornati a casa è il momento della pappa: lui mangia con gusto tutta la colazione, i pasti li hai suddivisi in 2 o 3 portate al giorno: non vorresti mai correre dal veterinario con il sospetto e il terrore di una torsione gastrica.

Vai al lavoro, rassicurato dal fatto che arriverà il dog sitter che è diventato un amico dopo aver però dovuto affrontare un lungo periodo di conoscenza e abituazione. Ora che lo conosce bene, però, il tuo Rott impazzisce di gioia appena lo sente arrivare. Con lui si gode un'altra tranquilla passeggiata e qualche gioco stimolante, per poi addormentarsi sereno sul divano o in giardino al sole.

Al rientro non vedi l'ora di portarlo con te a passare un paio d'ore nella tranquillità della natura. Andate in spiaggia o nel bosco e lui è sempre contento di condividere l'esperienza con te. Ti cammina sereno a fianco, annusando e osservando quello che vi accade intorno, senza però perderti mai di vista.

La sera è il momento dei bambini. Il Rottweiler li adora, ma i piccoli lo sanno, devono sempre stare attenti a come si comportano: una volta per colpa di una pallina contesa si è rischiata la tragedia. Ed è per questo che i giochi sono sempre supervisionati da te.  La cena viene servita a tutti nello stesso momento, il tuo Rottweiler ha la ciotola distante dalla vostra tavola: si sente più tranquillo se mangia da solo senza potenziali pericoli o ladri di cibo.

Alla sera infine vi rilassate sul divano tutti insieme per poi andare a letto. Lui si sdraia nella cuccia a fianco a te ma sai già che domani mattina lo ritroverai nuovamente sulle lenzuola.

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