Quella di Roma è una campagna elettorale contraddistinta dai cinghiali. Uno dei candidati a sindaco, Carlo Calenda, ha condiviso un video su Facebook dove si vede un gruppo di tre adulti e dieci cuccioli a spasso nel quartiere Trionfale, nei pressi di via Cortina d’Ampezzo. Nei circa venti secondi di ripresa, si vedono gli animali confusi che camminano un po’ attraversando la strada e un po’ facendo slalom tra le auto parcheggiate. Una persona invita a battere le mani per farli muovere. «Non pensate sia arrivato il momento di sedervi a un tavolo e affrontare la questione?», domanda Calenda taggando Nicola Zingaretti e Virginia Raggi.
Le immagini dei cinghiali sono diventate virali, condivise e commentate nella pagina del candidato a sindaco. Nel frattempo Virginia Raggi ha commentato il recente video dell’attore Massimo Lopez dove ha denunciato di essere stato inseguito da un branco di ungulati. «Sulla questione cinghiali c’è una denuncia che ho fatto alla Regione Lazio, ma abbiamo una Regione che non ha lavorato su questo fronte – ha detto il sindaco in un'intervista a Radio Rtl – Se non si controlla la popolazione animale, che si moltiplica, saranno sempre più frequenti le invasioni. Sono stati anche gli stessi agricoltori a protestare». La Raggi ha presentato l’esposto alla procura della Repubblica della Capitale proprio contro la Regione Lazio per la responsabilità che a suo dire avrebbe l’amministrazione guidata da Nicola Zingaretti sulla gestione degli animali selvatici che si trovano al di fuori delle aree delimitate dai parchi naturali di competenza della Regione.
Roma è una delle aree urbane più verdi d’Europa e non pochi cinghiali hanno deciso di prendere casa proprio a ridosso dei quartieri della città, motivati anche dalla presenza di cataste di rifiuti non raccolte lungo le strade. Tra le zone protette, quelle del Pineto, dell’Insugherata e il più grande Parco di Veio la cui area verde termina a poca distanza dal lago di Bracciano.