«Roma non ama i suoi cani»: è questo il provocatorio nome che le associazioni animaliste hanno dato all’evento fissato per martedì 31 maggio davanti al Campidoglio, una manifestazione di protesta contro la gestione dell’assistenza veterinaria per i canili di Muratella e Ponte Marconi.
Muratella, in particolare, nelle ultime settimane è stato al centro di una bufera di polemiche per la morte di alcuni cani causata, per le associazioni che li seguivano, da scelte sbagliate da parte del veterinario cui il Comune ha assegnato il bando sino al 31 dicembre 2022. Da qui la decisione di organizzare una manifestazione unitaria davanti in piazza del Campidoglio: appuntamento il 31 maggio alle 15.30, non solo con operatori, volontari e attivisti ma con chiunque voglia partecipare e unire le forze.
«La gestione sanitaria dei canili comunali di Roma, Muratella e Ponte Marconi, è ormai completamente allo sbando e di questo ne fanno le spese soltanto i cani che hanno la sfortuna di trovarsi lì – sottolineano le associazioni, tra cui figurano anche Enpa, Lav, Lndc, Earth, Amiconiglio e Amant Odv, Oipa, Io Libero e Zampe che danno una mano – L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Rocky, morto dopo aver sofferto lungamente per delle forti crisi epilettiche che non gli hanno dato pace».
Rocky, cane epilettico morto dopo un cambio di terapia
Le associazioni hanno ripercorso il calvario di Rocky, ricordando che «gli era stata cambiata la terapia per i suoi problemi neurologici dal veterinario convenzionato con il Comune e, nonostante l’aggravarsi delle sue condizioni fosse stato più volte segnalato, il medico non è intervenuto e tantomeno il funzionario dell'ufficio Benessere Animali informato di quanto stava accadendo ed è stato necessario che gli operatori del canile portassero Rocky presso una clinica privata a spese del gestore del canile, quando però era ormai troppo tardi. Non è chiaro il motivo per cui la terapia sia stata modificata, soprattutto perché già nel 2020 si era tentato di ridurre il dosaggio del farmaco somministrato a Rocky con il risultato di un peggioramento su cui però si era intervenuti in tempo ristabilendo la posologia precedente. Dato il pregresso, risulta difficile capire come mai il veterinario convenzionato abbia deciso di ritentare con questa strada a suo tempo fallimentare. Il cane, infatti, pochi giorni fa stava bene prima del nuovo cambio di terapia e purtroppo ora non c’è più».
Tra gli altri episodi ricordati c’è poi quello di Palla di Neve, anche lui morto, è la denuncia, per una diagnosi sbagliata, e quello di Belen, l’anziana cagnolina aggredita da un altro cane nel box di Muratella, ferita gravemente e visitata soltanto 18 ore dopo nonostante le condizioni critiche: «La gestione sanitaria e veterinaria dei canili di Roma presenta una serie di criticità gravi che abbiamo già portato all’attenzione del Comune in passato e che oggi torniamo a fare – proseguono le associazioni – Troppi cani stanno pagando, in alcuni casi con la propria vita, per questa situazione ed è ora che il sindaco e tutta l’amministrazione comunale si assumano le proprie responsabilità, dato che i cani sono di loro proprietà».
La richiesta rivolta all’amministrazione del sindaco Roberto Gualtieri è quella è di sedersi a un tavolo congiunto e confrontarsi con chi opera sul territorio da anni con lo scopo di aiutare e tutelare gli animali, in particolare i 600 cani ospitati dai due canili comunali per cui «noi siamo l'unica voce».
L'assistenza veterinaria al Canile di Muratella: come ci si è arrivati
Quanto accaduto a Rocky è stato documentato con foto e video e solleva per l’ennesima volta dubbi sull’adeguatezza del bando che conferisce la gestione dei servizi veterinari di Muratella al dottor Adriano Felli, medico veterinario, con un investimento di spesa di 138.274 euro più iva, per un totale complessivo di 165.320,39 euro. Felli è entrato in servizio l’11 aprile, e deve garantire l’assistenza sino al 31 dicembre 2022. La sua nomina è arrivata ad aprile, dopo il mancato rinnovo dell'incarico alla precedente azienda, Abivet, che tramite il responsabile Maurizio Albano aveva spiegato che «non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta di proroga. Se l’avessero fatta alle stesse condizioni l’avremmo accettata per evitare la sospensione del servizio veterinario, che mette a repentaglio la salute e il benessere degli animali nei canili. L’assessore non ha mai dato risposta alle nostre richieste al fine di provvedere ad un servizio sanitario soddisfacente».
L’assessorato all’Ambiente, dal canto suo, dopo le proteste sull'assenza di un servizio veterinario per i cani di Muratella, aveva prima annunciato l'esistenza di un accordo-ponte temporaneo con una clinica, poi l'assegnazione dell'incarico a Felli. Non ha invece commentato ufficialmente i recenti casi denunciati dalle associazioni, né manifestato pubblicamente l’intenzione di procedere con un approfondimento della situazione sanitaria a Muratella.