Il Consiglio di Stato ha detto «no» alle botticelle nei parchi di Roma: dovranno restare nel centro storico. E’ stato sospeso il regolamento approvato dall'Assemblea capitolina che prevedeva il trasferimento dei vetturini in ville storiche e parchi urbani.
Secondo le intenzioni del Comune, infatti, sarebbero dovuti andare a finire in aree come Villa Borghese, Villa Pamphilj e nel parco degli Acquedotti che si ritenevano idonei per far camminare le botticelle per garantire la sicurezza degli animali e degli utenti. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, aveva commentato questa scelta come un «traguardo storico per una città moderna rispettosa dell’ambiente e degli animali».
L'Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali chiede al sindaco Virginia Raggi l’immediata emanazione dell’ordinanza anti-caldo che blocca la circolazione delle botticelle in presenza di alte temperature. «Fortunatamente è ancora il vigore il Regolamento comunale a tutela degli animali che blocca le carrozze dalle 13 alle 17 dal 1° giugno al 15 settembre, ma l’ordinanza anti-caldo è necessaria poiché in sua assenza i vetturini potrebbero far lavorare i cavalli anche nell’allerta caldo 3», dichiara Rita Corboli delegata dell’Oipa di Roma. «Dopo la decisione del Consiglio di Stato, proprio alla vigilia dell’inizio dell’estate, si rischia di vedere di nuovo i cavalli lavorare sull’asfalto con temperature proibitive», aggiunge. Per Oipa è necessaria la riforma del Codice della strada per abolire i veicoli a trazione animale.
L'incidente di Firenze
Tra le città italiane che hanno i vetturini c'è anche Firenze. Qualche giorno fa un incidente ha riportato alla cronaca il tema dei cavalli in città. Uno, imbizzarrito, ha causato un incidente contro l'auto del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e della sua scorta. Sonny Richichi, presidente dell’Ihp, l’Italian horse protection, aveva sottolineato: «Le carrozze sono una forma di sfruttamento ormai inaccettabile nel 2021. Serve preoccuparsi della salute anche degli animali. Perché i cavalli non si imbizzarriscono, ma reagiscono a stimoli negativi o alla paura, reagendo nel modo per loro più naturale: la fuga».