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18 Maggio 2022
16:31

Roccia, la cagnolina gettata nelle Gole del fiume Calore e adottata dai suoi soccorritori

La cagnolina Roccia è stata salvata da un piccolo gruppo di guide escursionistiche dopo essere stata gettata all'interno delle Gole del fiume Calore, in Campania.

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Deperita, incapace di muoversi e di reagire: erano queste le condizioni di Roccia, la cagnolina trovata venerdì 13 maggio 2022 dalle guide escursionistiche Gabriele, Oriana e Antonello mentre si trovavano all'interno delle Gole del fiume Calore, in Campania.

«Fra due cascate del Torno, uno degli affluenti del Calore abbiamo avvistato la cagnolina. Era stata gettata dall'alto, rimanendo bloccata su un'altura, tra le pareti scoscese che le impedivano la risaltita e le cascate in basso che non le consentivano di tentare la discesa», spiega a Kodami Antonello Pontecorvo, guida escursionistica che ha contribuito al salvataggio davvero avventuroso.

Il tratto in cui si trovava Roccia, infatti, è difficilmente percorribile se non si è equipaggiati per attività di torrentismo, uno sport in cui si pratica la discesa di gole e cascate con attrezzatura da montagna.

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«Abbiamo fatto un lavoro di squadra – racconta Antonello – Io da sopra calavo Gabriele, il quale con un'imbracatura aveva legato Roccia a sé, mentre giù Oriana li assisteva per accoglierli alla base della cascata. È un'attività che pratichiamo per piacere e anche per lavoro, essendo guide specializzate, ma non eravamo preparati a farlo con un animale in difficoltà. Visto il suo stato di salute  temevamo di poterle causare ulteriori danni, però non c'erano alternative e abbiamo agito nel timore che i soccorsi non arrivassero in tempo».

Non essendoci ancora un numero unico per il soccorso degli animali, Antonello, Gabriele e Oriana hanno deciso di agire subito, spinti dalle condizioni di Roccia, evidentemente denutrita e ferita.

cagnolina fiume calore

«L'intervento di soccorso è durato circa un'ora e mezzo – ricorda Antonello – alla fine eravamo tutti stanchi e infreddoliti, ma davanti a noi avevamo ancora i tre chilometri e mezzo in salita che ci separavano dalle nostre auto. È proprio in quel momento che abbiamo trovato ad attenderci i Vigili del fuoco, grazie alla loro gip abbiamo raggiunto i nostri mezzi velocemente».

Ad essere allo stremo era soprattutto Roccia: «Ha avuto alcune crisi epilettiche, non si muoveva a causa di un evidente problema all'anca e abbiamo anche constatato che prima di essere gettata nella gola era stata impallinata con pallini di piombo».

Una scoperta che ha raggelato i giovani e i soccorsi: «Non riusciamo a spiegarci il perché di una simile violenza, ma quando l'abbiamo portata dal veterinario abbiamo saputo che era affetta da leishmaniosi. Pensiamo che quando si è ammalata, a causa dello stigma che grava su questa malattia, sia stata sparata e poi gettata nel torrente, anche se forse non sapremo mai con esattezza come è andata», dice Antonello.

La leishmaniosi è una zoonosi che in Italia è diffusa soprattutto in Campania, Sicilia e Liguria. La sintomatologia è variabile e spesso nel cane si manifesta in modo asintomatico, tuttavia può essere trasmessa sia ad altri animali che all'uomo attraverso la puntura di un parassita. Non esistono cure e all'animale che si ammala possono essere somministrati farmaci al solo scopo di rallentare il decorso della malattia, non di eliminare l’infezione.

In considerazione della disinformazione circa questa malattia e dei costi di una terapia a vita, quanto è avvenuto nella gola del fiume Calore ai danni di Roccia è ritenuto un gesto di una violenza incomprensibile da molti, ma non da Antonello: «Non è la prima volta che vedo persone liberarsi degli animali indesiderati gettandoli nel fiume. La zona del fiume Torno, su cui è avvenuto il ritrovamento, è un gioiello ambientale, però l'ultimo tratto passa sotto un ponte, è proprio in quel punto che a me e ad altre guide abituali capita di trovare i corpi».

Ci vorrà molto tempo prima che Roccia possa riappropriarsi di una vita serena: quando è stata scagliata giù ha riportato danni permanenti: «È molto denutrita, non sappiamo se perché è stata nella gola per giorni o se questa fosse una situazione pre esistente. Inoltre ha perso la funzionalità ad una zampa posteriore che probabilmente sarà amputata», racconta Antonello.

Tuttavia ha già trovato una famiglia che la ama consapevolmente ed ha scelto di proteggerla: sono Oriana e Gabriele, due dei suoi tre salvatori che hanno deciso di accoglierla in casa supportandola nel suo percorso di riabilitazione.

Oriana Grabriele Roccia
Oriana, Gabriele, Roccia e l’altro cane della coppia
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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