Vagavano spaventati nella pineta intorno allo Zoosafari di Fasano (Brindisi) da dove, sabato sera, erano scappati approfittando di un’apertura nella rete di recinzione, creata probabilmente da ladri a caccia di pecore. Sette degli otto daini che si erano dati alla fuga sono stati ritrovati e riportati nella struttura.
Complice probabilmente anche il timore di quell’improvvisa libertà riacquisita, questi bellissimi mammiferi della famiglia dei Cervidi, non si erano allontanati molto ma erano rimasti nella zona. Naturalmente, proseguono le ricerche per ritrovare l’ultimo mancante all’appello.
Ciò che preoccupa maggiormente i veterinari e il personale è che la struttura non è molto distante dalla strada statale 379 Bari-Lecce. E, pur non essendo il daino un pericolo per l’uomo, la loro presenza potrebbe creare disagi al traffico e incidenti e mettere in pericolo sia gli esseri umani che gli animali.
A rischio anche per il fatto di essere nati e cresciuti in cattività, e quindi in grande difficoltà se lasciati in natura, non essendo più in grado di procacciarsi del cibo o di relazionarsi con i propri simili e venendo di conseguenza esclusi dal branco.
Ad accorgersi della fuga sabato, era stato il guardiano nella ronda pomeridiana, il quale aveva allertato subito la direzione dello Zoosafari per attivare il protocollo che prevede, per far partire le ricerche, di informare le forze dell’ordine.
E così nella prima serata di sabato si era cominciato a cercare gli animali dispersi, ma senza alcun risultato. Le esplorazioni erano state quindi sospese all’arrivo della notte e ricominciate la mattina seguente, affiancate dai cani da soccorso. Ma solo lunedì i primi daini sono stati ritrovati.