Il ritrovamento dei cadaveri di un'orsa e del suo cucciolo è stato annunciato attraverso una nota dalla Provincia di Trento. I due corpi si trovavano nei boschi della zona di Covelo, una frazione del Comune di Vallelanghi ed è stato un residente a scoprirli mentre era in giro nell'area.
Secondo quanto riportato dal Comunicato dell'Ente, il Corpo Forestale è intervenuto dopo la segnalazione, ha rimosso i corpi e ora si procederà agli accertamenti necessari per capire le cause della morte. Secondo però l'ufficio stampa della Provincia si tratterebbe di un caso di aggressione intraspecifica a danno della femmina e del cucciolo da parte di un esemplare maschio. «In natura avviene che gli orsi maschi attacchino i piccoli per ucciderli – si legge nella nota – e indurre le femmine all’accoppiamento e che le femmine difendano i loro piccoli da questi attacchi. È dunque considerato certo dai tecnici che il ritrovamento sia da collegarsi a questi comportamenti».
Le associazioni animaliste sono, chiaramente, in allerta considerando che di nuovo la popolazione di orsi del Trentino è sotto il mirino del presidente Fugatti che ha proprio oggi emesso una nuova ordinanza per abbattere l'orsa KJ1, "colpevole" dell'attacco a un turista francese nella zona di Dro. La prima ordinanza era stata bloccata dal TAR grazie al ricorso delle associazioni che si stanno muovendo per fermare anche questa ennesima iniziativa della Giunta trentina.
Sul caso dell'orsa e del cucciolo morti, L’Enpa ha presentato una denuncia contro ignoti. «Contrariamente a quanto affermato dalle autorità provinciali, che si sono affrettate a derubricare il fatto come evento naturale, l'associazione animalista ritiene che anche in questa circostanza, come già accaduto per MJ5 e F36, il decesso possa essere stato causato da un atto di bracconaggio. E' opportuno e doveroso che su questa vicenda non cali il silenzio, come accaduto con altri decessi, ma che siano compiuti tutti gli accertamenti».