Una donna inciampa nel guinzaglio del cane di una sua amica mentre passeggiano insieme in città. La caduta le provoca due fratture e diverse contusioni. E’ il 2014 e il fatto accade a Mestre. Dopo sei anni l’istituto assicurativo della proprietaria del cane viene condannato dal tribunale di Venezia a risarcire la donna di 21500 euro, dopo il rifiuto iniziale a farlo. La storia e, soprattutto, il risvolto giuridico legato ai diritti e ai doveri che chi vive con un animale deve sempre aver presente li abbiamo spiegati in un articolo di Kodami in cui abbiamo riportato il parere professionale dell’avvocato Salvatore Cappai.
Ci siamo resi conto, però, soprattutto analizzando i commenti sulla nostra pagina Facebook, che l’attenzione si è dirottata sul tema del rapporto tra le due donne e non sull’aspetto giuridico molto importante da conoscere che, appunto, riguarda la vita con gli animali in città. L’avvocato Cappai, così, è intervenuto di nuovo per aiutarci a chiarire ancora meglio il caso e, in generale, le norme che trattano questo tema.
«L’articolo di Kodami – riassume Cappai – parte da un caso concreto, da una vicenda che ha riguardato due signore che passeggiavano per strada. Una di loro conduceva il proprio cane al guinzaglio e l’improvviso spostamento del cane ha determinato la caduta dell'amica della proprietaria. Al termine del giudizio, la compagnia assicurativa è stata condannata a risarcire il danno». Una volta ricostruita la vicenda, però, il punto è dunque ritornare sulle responsabilità: «Tantissimi nei commenti si sono scagliati contro la danneggiata, soffermandosi sulla questione dell'amicizia tra le due donne che però non è certo l'oggetto di questo approfondimento – continua l’avvocato – Se ci riflettiamo bene è successa una cosa normalissima, invece, che a chiunque di noi proprietari di cani potrebbe malauguratamente capitare. E in generale, a un amico ancora di più, bisognerebbe dire “fai causa: sono assicurato e avrai il giusto risarcimento”».
Tanti altri poi si sono meravigliati per l'entità della somma ma come Cappai precisa: «Vi garantisco che in questo caso non c'è nulla di particolare perché raggiungere, soprattutto in caso di fratture multiple, la cifra di 21 mila euro e oltre di risarcimento è veramente semplice. Lo dico per esperienza perché me ne occupo tutti i giorni e di recente proprio ho definito una vertenza riguardante una mia cliente molto simile e il suo danno è stato valutato 150 mila euro».
Quindi, come consiglia l’avvocato e anche noi di Kodami, sgombriamo il campo dalla questione amicizie: «Anche perché non sappiamo quali siano i rapporti tra le due signore: magari sono di perfetta armonia». E nel video a seguire lasciamo a lui la parola per un ulteriore approfondimento sulla responsabilità dei proprietari che nel nostro ordinamento è pesantissima e che è difficilissima da escludere perché il Codice civile ci dice che il proprietario di un animale è sempre responsabile per i danni che questo causa, salvo il caso fortuito.