Rio ha tre anni, è un meticcio di taglia media (15 chili) e la sua vita è stata stravolta dalla morte della sua persona di riferimento. «Da poco si è conclusa l'odissea di Peppiniello qui a Napoli – spiega a Kodami Luigi Carrozzo, fondatore del rifugio "L'emozione non ha voce" e attivista di lungo corso in città per la tutela degli animali – che mi è arrivata una richiesta d'aiuto per questo splendido meticcio».
Le storie di Rio e Peppiniello, il cane che ha vagato per giorni nelle strade di Partenope dopo che era stato abbandonato dalla sorella del suo pet mate alla morte di quest'ultimo, hanno proprio questo aspetto in comune. «Sembra la fotocopia di quella vicenda che per fortuna si è conclusa al meglio e che spero possa essere foriera di una soluzione egualmente positiva anche per il giovane Rio», continua Carrozzo.
Alla morte della persona di riferimento di Rio, come accaduto dunque per l'altro cane, i parenti si sono sbarazzati del suo compagno a quattro zampe. «E' stato abbandonato in un terreno al suo destino – racconta Lugi – Dopo circa un mese è stato rintracciato dalla persona che lo aveva dato in adozione. Era deperito, magro: malato nel corpo e nella mente. Rio ha bisogno, ora, di una vera famiglia».
Rio in questo momento è in stallo ma non può rimanere dove si trova. Il rischio è che vada a finire in canile. «Si tratterebbe di una condanna definitiva per questo cane: è abituato a stare in famiglia, ha un carattere socievole e tranquillo e finire dentro a un box lo porterebbe a una prigionia in cui proprio la mancanza di affetto è l'aspetto che maggiormente lo devasterebbe», conclude Carrozzo.
Per maggiori informazioni per adottare Rio: Luigi Carrozzo – 345 171 3064