Nella frazione di Boccheggiano, in provincia di Grosseto, un incendio notturno ha devastato il rifugio "Sos Animali International" per animali abbandonati. Per ora il bilancio è di quattro cani morti, ma il numero potrebbe salire a causa delle inalazioni di fumo a cui gli animali sono stati involontariamente sottoposti.
L'allarme è scattato alle prime ore dell'8 marzo, quando però le fiamme avevano già iniziato ad avvolgere la struttura. Helga Wallrat, la donna che accudiva gli animali, ha cercato di salvarne alcuni, riportando anche delle ustioni e per questo è stata trasportata in ospedale.
Le fiamme si sono propagate proprio nell’area dove si trovavano gli animali, alimentate dai grandi quantitativi di foraggio accatastati all’interno della struttura. Una colonna di fumo è apparsa immediatamente visibile anche a grande distanza. Una squadra del distaccamento di Follonica e due squadre della sede centrale di Grosseto sono intervenuti sul posto.
Si iniziano ad avanzare delle ipotesi e al momento la più accreditata è che a causare l’incendio sia stato un corto circuito, le cui cause sono ancora da accertare. Si attende il completamento delle operazioni da parte delle Forze dell'ordine per capire meglio la dinamica e avere anche un quadro più preciso rispetto al numero di animali che purtroppo hanno perso la vita.
La struttura, nata nel 1997 dalla passione di alcuni volontari tedeschi, ha fin da subito preso in carico animali in difficoltà. I primi animali ospitati dalla "Sos Animal International" erano due cavalli, entrambi feriti dopo delle gare sportive, furono curati e accuditi dai volontari della struttura, altrimenti sarebbero finiti al macello. Anni e anni di lavori fino ad accogliere, almeno prima dell'incendio, all'incirca 300 gatti e 150 cani, ma anche galline, piccioni, conigli, puledri: animali particolarmente anziani, traumatizzati e malati.
Quello degli incendi è un rischio molto concreto per questo tipo di strutture, dove la presenza di grandi quantitativi di fieno e di altro materiale infiammabile sono elementi potenzialmente mortali.
La Lav ha pubblicato sul sito ufficiale alcune accortezze da mettere in pratica per prevenire i rischi di tragedie anche nei rifugi, come il mantenere massima pulizia intorno all'area, eliminando i rifiuti e i materiali infiammabili, tagliare siepi ed alberi perimetrali in modo che non propaghino l’incendio dall’esterno all’interno del rifugio.
Se il rifugio è minacciato dalle fiamme e non si possono evacuare gli animali in sicurezza, la Lav consiglia di bagnare l'area circostante al rifugio, l’interno del rifugio e anche gli animali: anche se le fiamme non dovessero arrivare, è importante rinfrescare gli animali.